ZHAZIRA - Mirror on the Wall

13.10.2023

Lo specchio è un oggetto che ha da sempre stimolato la fantasia umana entrando nell'immaginario collettivo e riempiendo con la sua presenza religioni, mitologia e folclore. Nelle favole compare spesso questo oggetto che può diventare un portale per un altro mondo o possedere capacità divinatorie.

Secondo alcune credenze bisogna coprire gli specchi quando una persona muore affinché la sua anima non rimanga imprigionata per sempre al loro interno. Quella dello specchio come varco per un'altra realtà è un tema che è stato affrontato in molti racconti di fantasia, ma anche da film, libri e videogiochi. Varcando quel confine avremmo accesso ad un mondo fantastico ed irreale in cui tutto quello che conosciamo viene stravolto.

Le parole che hanno aperto questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo di Zhazira intitolato Mirror On The Wall. La cantante originaria del Kazakistan, ed ora operativa a Los Angeles, prende spunto da una serie di libri fantasy per realizzare un brano dal sapore magico che si presenta come un passaggio verso altri mondi sonori in cui scoprire sé stessi e liberarsi da questa realtà.

Il brano si apre con un ritmo pulsante che accompagna un tema di synth costituito da poche note che evocano un'ambientazione misteriosa e inquietante. Il secco gracchiare di un uccello completa l'atmosfera fiabesca del brano facendo tornare nella nostra mente le cupe immagini dei boschi stregati della fantasia popolare.

La stupenda voce di Zhazira si inserisce in queste trame incantate mentre lunghe note basse fanno da tappeto alla sua narrazione. Mano a mano che il pezzo prosegue siamo raggiunti da altri suoni che intervengono in modo spettrale enfatizzando la tensione emotiva della traccia.

Il ritornello presenta una melodia che ricalca l'andamento del brano arricchendone il passo con un'intensità espressiva fredda e descrittiva che ci fa scendere ancora più in profondità nel racconto. Si respira un'aria di vibrante curiosità mista a un non dissimulato timore di un ignoto insondabile e magnetico. Le strofe ed il ritornello sono separate tra loro da un breve silenzio degli strumenti all'interno del quale rumori spettrali fanno da raccordo tra una sezione e l'altra.

E' come se ad ogni interruzione della musica trasmigrassimo in un nuovo luogo che ci accoglie con i suoi enigmi. Nella seconda metà della canzone appare una variazione che si manifesta come una sospensione del tempo, tutto ci appare cristallizzato e immobile. Dopo questa parentesi il brano riprende con le note del ritornello che ci guidano alla fine del brano che si interrompe spezzando l'incantesimo.

Un brano suggestivo e perturbante, di grande fascino.