WOTTS - Wheel

21.03.2023

Qualsiasi essere vivente su questo pianeta è destinato un giorno a scomparire. Questa legge naturale coinvolge tutti: animali, piante, insetti e ovviamente le persone. Molta gente è terrorizzata dal pensiero della morte e vedendolo come un momento di terrore cerca in tutti i modi di sfuggirle senza considerate il fatto che è impossibile sottrarsi a questo fenomeno. 

Ci sono invece individui che hanno una concezione diversa del "passare oltre" e che accettano con serenità quello che è il corso naturale degli eventi. Questo non significa che queste persone sono contente di andarsene, ma vuol dire semplicemente accettano questo fatto come inevitabile. Non ha senso contrastare o cercare di controllare qualcosa che avverrà comunque a prescindere dalla nostra volontà. Bisogna imparare ad accettare e riconoscere la nostra mortalità.

L'introduzione di questo articolo riassume quello che viene detto nell'ultimo singolo dei Woots intitolato Wheel. Il duo canadese ci regala con questo pezzo un brano Indie-pop in cui viene affrontato in un modo molto particolare il tema della morte.

Il pezzo che stiamo ascoltando ha un sound fresco che in una qualche maniera ci appare solare e aperto. Il brano comincia con una chitarra acustica che strimpella alcuni accordi che preparano la strada al beat e al cantato. La voce è tranquilla e serena e si alterna tra parti rappate ed altre cantate in maniera molto ritmica. Il ritornello della canzone risulta allegro, quasi festoso e sembra cozzare con quanto espresso dalle parole.

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Il brano esprime l'idea di accettazione della mortalità delle persone, vista come un evento a cui bisogna comunque arrendersi. Il titolo della canzone, se visto in questa ottica, dice già tutto: Wheel, ossia ruota, nel senso che nel mondo tutto gira in un ciclo che non è possibile arrestare. Tutto il brano è permeato da questo mood di serena accettazione per ciò che è inevitabile.

La band mette sotto una nuova luce il concetto di morte, conferendo a questo evento un'aria quasi pacifica. La particolare visione che questo pezzo presenta è supportata da un'atmosfera decisamente piacevole che risulta arricchita da elementi organici come fiati ed archi che vengono per la prima volta nella storia del duo, delegati a veri musicisti.

Nella volontà degli autori del pezzo infatti, questa innovazione doveva rendere l'atmosfera della canzone il più naturale possibile. Il risultato è un brano che presenta un impianto orchestrale molto ricco che in alcuni punti ci ha ricordato le sperimentazioni sonore degli ultimi Beatles. La traccia scorre via liscia e senza intoppi lasciando nell'ascoltatore un non identificabile sorriso.