WILLIS WOKA - Chap chap

02.04.2025

C'è un momento in cui il desiderio smette di essere solo un sussurro e diventa ritmo. Un battito di mani, un respiro affannato, due sillabe ripetute come un incantesimo. È questo il caso di Chap Chap, un brano di Willis Woka che fa di questo "mantra" un gioco seduttivo, dove l'autore mescola parole e slang in un continuo oscillare tra desiderio fisico e complicità affettiva. Così, il giovane artista costruisce un dialogo amoroso senza metafore che coinvolge con la sua efficacia comunicativa dai toni beat e urban.

Chap chap, che è anche il ritornello della canzone, funge da ripetizione ipnotica per accompagnare l'immagine dominante dell'intimità notturna. "Sappiamo già che scivoleremo insieme sul materasso", recita il pezzo, continuando poi con "razioni abbondanti di maca" che indicano distanza dal classico approccio romantico

Questo chorus ripetitivo, però, non è solo un espediente musicale ma rappresenta l'aspetto ossessivo del desiderio sessuale, quasi a mostrare la vulnerabilità e la dipendenza nei confronti del partner.

Ciò che colpisce, infatti, è l'onestà del testo: "non fare troppe domande, senti la tensione" è un invito esplicito a lasciarsi andare, mentre "libera amore, sarò il tuo amante" rivela una dinamica giocosa più che dominante. La canzone brilla proprio tra questi contrasti, tra frenesia e tenerezza ("mi sento bene tra le tue braccia") e tra premeditazione e il lasciarsi andare al momento.

Willis Woka racconta una storia audace sciogliendola nei ritmi di una sonorità moderna. Per chi cerca un pop urbano con flow avvolgenti, Chap Chap è un biglietto da visita irresistibile.