WILD HORSE - Angles
Quando ripensiamo alla nostra adolescenza non possiamo non sorridere al ricordo dei nostri primi approcci con l'altro sesso. Se ti piaceva una persona non si sapeva mai cosa fare e come agire. La fatidica prima mossa era un ostacolo enorme. Eravamo terrorizzati dall'idea di essere respinti anche perché quel fallimento avrebbe sortito due effetti distinti.
Il primo ovviamente la delusione accompagnata dallo struggimento d'amore, il secondo erano le prese in giro di tutta la compagnia che avrebbero poi condizionato la nostra reputazione con eventuali altre ragazze.
In realtà la paura di fare la prima mossa non è una cosa che riguarda solo i giovani, anzi. In età adulta, dopo che si sono vissute diverse fregature, si diventa più diffidenti e muovere il primo passo potrebbe significare svelare per primi le proprie debolezze e mettersi così in una posizione di svantaggio emotivo. Quindi la domanda rimane la stessa di quando si era giovani: come bisogna fare?
Le considerazioni di carattere sentimentale che hanno aperto questo articolo ci sono state ispirate dall'ascolto dell'ultimo singolo della band britannica Wild Horse intitolato Angles.
I Wild Horse sono un trio di indie-pop-rock con un sound fresco e brillante a metà strada tra il moderno e la tradizione. Come già anticipato il brano che stiamo ascoltando tratta l'annosa domanda che si pone chiunque sia innamorato di qualcuno, ossia la decisione di palesare i propri sentimenti e mettere dunque le carte in tavola.
Il brano comincia con un piccolo tema di chitarra di ispirazione funky a cui si aggiunge un accordo vocale che da lo start decisivo al pezzo. Il tempo del pezzo è piuttosto veloce e l'arrangiamento risulta preciso e pulito. Il brano ha un ottimo tiro che viene enfatizzato da degli stop and go che sembrano riavviare nuovamente la canzone con sempre crescente intensità.
Un aspetto che troviamo decisamente coinvolgente nella traccia è l'utilizzo delle voci. I cori di questo pezzo conferiscono al brano una dimensione addizionale che rappresenta un valore aggiunto nel già ricco tessuto sonoro della traccia. La sezione ritmica è davvero molto dinamica, il lavoro di basso si amalgama alla perfezione ai colpi rapidi e precisi della batteria che scandiscono con decisione l'andamento del brano.
La voce principale è estremamente gradevole e dotata di un notevole range. A metà canzone assistiamo ad un assolo di chitarra molto ritmato che mantiene alto il tiro del pezzo. Tutto l'arrangiamento risulta molto accurato sia in termini armonici che ritmici. Le varie sezioni si alternano come in un vorticoso girotondo sonoro che sembra appunto fare la prima mossa e prenderci per mano tirandoci a sé. Non c'è che dire, davvero un pezzo ottimamente scritto ed egregiamente suonato!