TRUCKERBOMB - Break My Heart

05.09.2022

C'è un piccolo paesino, in South Dakota, che affaccia sulle distese infinite di praterie pascolate dagli enormi bufali. Un ragazzo con indosso un giubbotto di pelle e gli stivali a punta sta girando per le strade a bordo della vecchia Ford Thunderbird di suo padre.

 Guarda le nuvole rapide attraverso il vetro e sogna dove potrebbero essere dirette. Si ferma in un emporio lungo la statale, compra una lattina di Bud e si siede a berla scomposto su una staccionata. Pensa al tiepido rapporto d'amore che ha da qualche anno con la ragazza che conosce da quando è nato (era la capitana delle cheerleader al liceo) e a quello impetuoso, bellissimo e intenso che ha perduto.

Ecco, quel ragazzo sta pensando a "Break my heart", anche se non lo sa. E noi siamo quel ragazzo, anche se non lo sappiamo.

Questo nuovo singolo lanciato dai TruckerBomb, sulla scia dei sette che hanno composto dal 2020 a oggi, è intriso dell'esperienza e delle sonorità degli Stati del Sud che porta in eredità Troy Richardson. C'è l'atmosfera, c'è il lirismo disperato, ci sono le sonorità country-rock del 1980, c'è la trama roca della voce che sembra stia ringhiando i testi di more perduto e nostalgico. C'è tutta l'esperienza di vita del Sud di Richardson, che ha fondato i TruckerBomb per creare un ponte e una connessione fra l'alternative country e l'Americana e lasciarle libere di seguire l'hard rock.


La canzone si adagia e si innalza, proprio come le colline del paesaggio del Dakota, sul ritmo rilassante della chitarra. Le note ci restituiscono tutta la rassegnazione e una nota di pacata disperazione del protagonista. 

Gli accordi hanno ampio respiro, trasmettono alla perfezione tutto l'immenso carico di sentimento trasmesso, come nella tradizione popolare più spontanea. La configurazione base del brano funge da strumento per calcare la crudezza delle parole, accompagnare il testo enfatizzandolo e impregnandolo di dolore in note.

Siamo davanti a uno dei più grandi dilemmi dell'uomo: accontentarsi di una vita piatta, monotona, non appagante o struggersi per ciò che non si può avere e che si è perduto. Meglio soffrire per amore o dimenticare di aver amato così tanto?

Quando sembra manchi qualcosa, al minuto 3:10, eccolo: l'assolo di chitarre. Tutto è compiuto, tutto è sogno e forse solo perdendoci dentro all'impossibile possiamo trovare la trama per scegliere finalmente la vita che vogliamo. Cheers, buddy.

Like a heartache song in a

Major key