TONY LOUD WOODZ - Bunch Of Assholes

24.11.2022

Esiste una filmografia sconfinata che è diventata quasi un patrimonio della collettività che ha alimentato nel corso degli anni, ormai decadi, il mito delle città americane e del campionario di individui più o meno bizzarri e folli che popolano queste pellicole con le loro storie di vita vissuta nei sobborghi di New York, Chigago ed altre grandi metropoli del continente oltreoceano. 

Film che hanno creato degli stereotipi, qualcuno negativo, qualcuno positivo in cui lo spettatore europeo medio cerca di immedesimarsi e rimane affascinato da queste esperienze e da questi scenari così lontane dalla realtà del vecchio continente. Scene di gangster di lotte tra bande, graffiti sui muri e musica Hip Hop sparata a tutto volume mentre le pattuglie della polizia sfrecciano da un capo all'altro della città per intervenire all'ennesima sparatoria. 

Chi vive nel nostro paese non ha la minima idea di come sia la vita in quei luoghi, ma rimane comunque affascinato dalla moltitudine di tipologie umane che immagina convivere in quegli spaccati di società che la TV ci mostra.

Tony Loud Woodz è un talentuoso artista Hip Hop nato a Philadelphia, fautore di una musica dinamica ed energica non esente da tratti personali ed originali che rendono le sue composizioni uniche in freschezza e groove rispetto all'attuale scena musicale. L'artista sembra dominare con padronanza il Rap, l' Hip Hop e le sue varie declinazioni conducendole ad un'incarnazione nuova, personale e decisamente ben riuscita di questi generi.


L'ultimo singolo uscito in ordine cronologico si chiama BOA ed è un pezzo che ti colpisce subito, che va dritto al sodo con il suo beat e la sua metrica decisa ed incalzante. I versi si susseguono veloci e sfrontati con un linguaggio fatto di slang e rime che si alternano in maniera dinamica ed aggressiva.

In questo brano Tony Loud Woodz duetta con Lil Gotti altra voce della scena Hip Hop ed il video promozionale del brano li vede in cima ad un palazzo, circondati da altri alti edifici dividersi un microfono che pende dall'alto come se fossero in uno studio di registrazione all'aperto.

Nell'introduzione del brano, prima che cominci, si assiste alla programmazione del brano in cui i due decidono scherzosamente chi dovrà dare inizio alle danze. La canzone parte ed il testo scivola via come burro dritto fino alla fine. Il duo si alterna in un botta e risposta infuocato finché non giunge a conclusione.

E' il crepuscolo e le luci dei palazzi intorno sembrano tanti flash di virtuali telefonini che immortalano la loro spontanea performance improvvisata in terrazza.