THE SPIRITUAL LEADERS - This Fictional Place

04.04.2023

Esiste un luogo immaginario nella nostra mente in cui i nostri pensieri più astratti e assurdi prendono forma. In quel posto fatto di sogni non dichiarati e paure inconfessate è possibile entrare in contatto con il nostro subconscio che ci istruisce sulla vera natura del nostro essere. Indecifrabili emozioni ci accompagnano in questo viaggio spirituale che rischia di destabilizzare il nostro equilibrio mentale e la percezione del mondo reale che ora ci appare come un'alternativa decisamente poco invitante.

 I disordinati paesaggi della nostra mente sono increspati come i nostri pensieri che si espandono verso quell'orizzonte chiarificatore che non è possibile abbracciare, ma solamente contemplare in muta osservazione.

Il surreale viaggio nella nostra mente ipotizzato nell'introduzione di questo articolo ci è stato ispirato da This Fictional Place, l'ultimo album del trio irlandese The Spiritual Leaders. Su queste pagine abbiamo già avuto modo di parlare di questa band in concomitanza con l'uscita dei singoli precedenti che hanno aperto la strada a questo clamoroso album.

La musica di questa originale band prende i canoni dell'indie-rock come punto di partenza per una personale sperimentazione sonora atta ad espandere il sound del gruppo verso le forme più disparate di espressività.

I nove pezzi che compongono questo disco sono la dimostrazione tangibile del percorso di ricerca della band che si traduce in una costante evoluzione stilistica. Nell'album sono presenti i singoli Shadow and Tall Trees, Past Present Future, Hall of Mirrors e The Last Sunset che ci hanno fatto conoscere e apprezzare la formazione irlandese. Già in questi quattro episodi era evidente una certa eterogeneità sia in termini di genere musicale che di argomenti trattati. Questa tendenza trova continuità nei brani inediti che completano l'opera. 

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Il disco si apre con London Waiting, un brano che descrive i pensieri di un uomo alla guida alle 4 di mattina che sente la stanchezza del viaggio ed il desiderio di chiudere gli occhi. Il flusso dei pensieri e del panorama fuori dal finestrino è perfettamente reso dai bassi suoni del synth che suggeriscono il rapido susseguirsi di idee ed immagini.

Yellow Moon Rising è il secondo inedito che incontriamo nella raccolta. Il sound di questo pezzo si ispira alla dance anni '80, come a voler collocare temporalmente i ricordi e le vecchie memorie evocate nel testo.

Truman Show è uno strumentale pulsante in cui i synth flirtano con il basso suonato con il plettro. La forte impronte elettronica di questo pezzo mette in mostra il gusto della band in fatto di scelta dei suoni.

Clouds Are Gone (Banshee) è un episodio quasi mistico su un amore in grado di spazzare via tutta la pesantezza che risiede in noi. Violini si mischiano a chitarre eteree e synth creando una dimensione onirica e ipnotizzante.

Suppress The Urge è il brano che chiude il disco. Questo pezzo sembra ispirarsi alla musica anni '60 dal punto di vista della narrazione e dell'interpretazione vocale, mentre il tessuto sonoro persegue l'impronta moderna tipica della band. Gli Spiritual Leaders sono riusciti a creare con questo album un'incredibile esperienza sonora, intensa ed affascinante che siamo sicuri non passerà inosservata.