THE MELANCHOLIC FOLK COLLECTIVE - Virtual Travelogue (An Acoustic Odyssey)

11.06.2024

Se ti hanno appassionato le avventure di Ulisse nell'Odissea, sicuramente resterai incantato da Virtual Travelogue, l'ultimo album dei Mekancholic Folk Collettive, che pure parla di un viaggio ma acustico. L'appendice del titolo, "Virtual Travelogue", è infatti "An Acoustic Odyssey", cioè "Un'Odissea Acustica". Se erano le onde del Mediterraneo a determinare il viaggio di Ulisse, in questa odissea musicale sono invece le onde del mare folk a scandire il viaggio acustico dei Melancholic Folk Collettive.

La "ciurma" è composta dal duo dei Melancholic Folk Collettive, Tom Vernel e Dani Romo. Tom rappresenta la mente dietro la musica che brilla con le sue capacità compositive, abilmente supportato proprio dall'accurato e raffinato lavoro chitarristico di Dani. 

L'album "Virtual Travelogue (An Acoustic Odyssey)" è un omaggio sincero ai big del genere folk rock, da Bob Dylan a John Mellencamp fino a Neil Young. La bellezza di questo album sta proprio nella sua immediatezza, in quanto il duo evitando arrangiamenti troppo elaborati lascia trasparire il loro modo emotivamente crudo e diretto di scrivere le canzoni. Ogni strimpellata acustica e ogni melodia arrivano dritte al cuore, poiché sono genuine e autentiche. Il disco parla dritto all'anima e trasporta gli ascoltatori in un viaggi introspettivo e nostalgico.

L'odissea dei Melancholic Folk Collettive inizia con "Perfect World", che con le sue strimpellate accomodanti e tranquillizzanti invita l'ascoltatore nel mondo introspettivo e accogliente del duo musicale. "Your Town" invece evoca un senso di nostalgia per il passato, ulteriormente accentuato dalle dolci armonie del coro che aggiungono un tocco di trasognante fascino.

Dalla frizzante "Summer Night In Central '77", con quel pizzico di melanconia e nostalgia sullo sfondo, si passa a "Return to Harley" che intraprende una strada più intrigante con le sue inaspettate progressioni di accordi che suggeriscono una sottile influenza di David Bowie. L'odissea si fa ancora più introspettiva con brani come "Thinking About Leaving" e "Speak to Me", fino ad arrivare ad "Astronaut", brani che confermano il grande talento del duo nello scrivere canzoni.

L'ottava tappa dell'odissea della band è "The Beautiful Trees", già uscito come singolo, un brano dolce e malinconico che attinge dal potere delle linee vocali e delle ricche armonie delle chitarre per trasmettere messaggi potenti nei testi. Come Ulisse finalmente giunge nella sua Itaca dopo un lungo viaggio, allo stesso modo i Melancholic Folk Collettive, dopo aver solcato i mari dell'oceano folk, toccano finalmente terra dopo le ultime tre tappe, molto intense e profonde che richiamano temi come la nostalgia e la malinconia: "Star Children", "Lost in Space" e "Song For You".

Virtual Travelogue (An Acoustic Odyssey) non è una semplice raccolta di canzoni, ma un'esperienza davvero coinvolgente, anche perché ogni ascolto svela nuovi strati della musica, invitando l'ascoltatore a immergersi completamente nel malinconico mare folk dei Melancholic Folk Collettive. In tutte e 12 le canzoni emerge una versione più acustica del suono, che contribuisce a creare un rapporto ancora più intimo e personale tra il duo musicale e i fan.

Ascolta "Perfect World" nella nostra playlist "Easy Listening" qui sotto!