THE MARGARET HOOLIGANS - Saturday Night in Bartertown

04.08.2023

Il rock è una creatura bizzarra che nel corso dei decenni ha cambiato pelle molte volte rimanendo comunque fedele ai suoi principi basilari ed al suo spirito ribelle. Quello che rende il rock un genere unico è la sua capacità di reinventarsi e trovare sempre nuove forme di espressività, in barba alle mode e alle tendenze del momento. 

Anche se può sembrare strano non è indispensabile che una band rock abbia tra i suoi strumentisti un chitarrista. Benché la sei corde sia lo strumento simbolo del rock, esistono band in grado di praticare questo genere anche con altri strumenti che non appartengono propriamente alla tradizione del genere.

Un esempio su tutti sono i The Margaret Hooligans che con il loro terzo album intitolato Saturday Night In Bartertown ribadiscono come si possa fare dell'ottimo rock anche con l'ukulele (elettrico ovviamente), La band ha rilasciato un gran numero di singoli e due album completi dal 2020. In questo, ed è proprio il caso di dirlo, elettrizzante terzo capitolo il duo artistico raccoglie alcuni degli ultimi brani editati più diverso materiale inedito.

Il disco che stiamo analizzando conta nove brani in cui emergono le varie influenze musicali del gruppo che spaziano dai The Who, James Brown, The White Stripes e Soul train, solo per citarne qualcuno.

Il primo pezzo in scaletta è My Dog Ringo. Che presenta già tutti gli elementi che caratterizzano il sound della band, ossia tempi sostenuti, riff di ukulele e moltissima energia. The Lost Stilt Walker è il secondo pezzo. Questa traccia dal sapore punk rock ricorda le atmosfere fantasiose e surreali di band come Primus. What Kind Of Donut Are You? È un pezzo più cadenzato, caotico e rumoroso come alcuni brani dei primissimi Nirvana. Questo pezzo è tra i più esplicativi dello spirito che anima la band.

Hey Love è la quarta traccia del disco. Questo brano si basa su un groove di derivazione blues che trova nel vivace accompagnamento di batteria il suo mood ideale. Le storie raccontate nei testi del disco hanno gli argomenti più disparati, dall'amore per il proprio cane ad una critica sarcastica della società e dei suoi costumi. Witch On The Corner è un pezzo rock dai toni acidi e dissonanti che si ispira alla musica country con tanto di uso di slide. La traccia ha un grande tiro è l'accompagnamento stoppato la rende spigolosa e aggressiva.

I Won't Speed Up You Won't Slow Down inizia con una sezione strumentale che ci fa tornare in mente l'atmosfera selvaggia,ribelle e intrisa di blues di alcuni gruppi anni '60. Il viaggio prosegue con Doggie Pizza Crust. Questa canzone ha una spiccata vena punk che si materializza attraverso il tempo veloce e nevrotico della traccia.

New Speedway Boogie è una cover dei Greatful Dead, band fondamentale per il duo che viene qui reinterpretata nello stile unico dei The Margaret Hooligans. La traccia che chiude l'album è Say What You Want (Trousers Of The Holy). In questo articolato brano la band si ispira nuovamente alla musica del passato, evocando atmosfere tipiche del rock anni '60 e '70. La struttura complessa e l'insolita lunghezza del brano ci fa collocare questo brano in una dimensione non lontana dal prog-rock a dimostrazione dell'eclettismo del gruppo.

Siamo rimasti davvero colpiti da questa band e dal suo sound originale, un ascolto assolutamente consigliato!