TARA MACLEAN - Sparrow

05.04.2023

Ognuno di noi è il protagonista di una storia, la sua. Nel corso della nostra vita facciamo esperienze che forgiano il nostro carattere e che condizionano il nostro futuro. Alcune di queste sono frutto delle nostre scelte, ma molto spesso può accadere di subire alcuni avvenimenti in modo passivo e di diventare vittime innocenti delle circostanze. Alcune disgrazie o sfortune che ci succedono sono il frutto del caso. La morte di un genitore o l'aggressione da parte di qualcuno non sono sicuramente una scelta, allo stesso modo di nascere in una famiglia disfunzionale o poco empatica. 

Del libro che racconta la nostra vita non sappiamo quasi niente, né quali personaggi entreranno a far parte della trama né di quanti capitoli è composto e tanto meno se ci sarà un lieto fine. Quello che ci accade va affrontato e può essere accettato e metabolizzato solo vivendo. Forse solo in questo modo sarà possibile guarire.

Le riflessioni in apertura di questo articolo sono ispirate all'ultimo disco della cantautrice canadese Tara MacLean che con il suo album Sparrow ci consegna una raccolta di dieci canzoni che rappresentano altrettante memorie dell'autrice. Questo disco può essere considerato la colonna sonora del libro Song of The Sparrow, pubblicato dalla stessa Tara.

Il libro narra la travagliata e dolorosa vita della cantante che ha vissuto sulla sua pelle alcune delle peggiori esperienze che sia possibile provare nell'esistenza. Da un'infanzia segnata dagli spostamenti da città in città, l'alternarsi di genitori e patrigni, resoconti di abusi e violenze sessuali, tentativi di suicidio e dismorfismo corporeo il libro ripercorre la strada percorsa da Tara.

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Il disco ci appare, alla luce di questa correlazione con il libro, come una trasposizione musicale della sensibilità della cantante. Il disco, così come il libro, non è dominato dal rancore o dall'odio, ma offrono entrambi una visione matura dell'esistenza.

Con lo sguardo della consapevolezza di chi ha superato una fase, per quanto lunga e dolorosa, l'album si configura quindi come un'esperienza sonora che vuole offrire al suo ascoltatore un punto di vista alternativo sull'umanità. La rivisitazione in questa sede di alcuni brani già editati come If I Fall o Let Her Feel The Rain, riarrangiati in una chiave più riflessiva e profonda, si sposano con la nuova consapevolezza della sua autrice.

L'album ha comunque molti spunti stilistici differenti che spaziano dal pop romantico ed evocativo fino alla musica elettronica offrendo all'ascoltatore un'interpretazione sempre intensa e partecipata.

La ricercatezza dei suoni sottolinea con grande precisione il mood di ogni pezzo mettendo in risalto il messaggio di riconciliazione con il mondo sottinteso nell'opera. Un disco assolutamente da ascoltare fino all'ultima traccia.