SUMESI - Animals in the Jungle

02.03.2023

Affacciandosi da una scogliera in un giorno di vento è possibile vedere il mare in tutta la sua incredibile forza distruttrice. Le onde si infrangono con violenza contro la parete rocciosa sulla sommità della quale si trova il nostro punto di osservazione. 

Gli schizzi della schiuma raggiungono il cielo e con il vento che ci soffia in faccia volgiamo lo sguardo all'orizzonte dove grosse nuvole nere si stanno addensando minacciose. Alla vista di questo maestoso spettacolo è impossibile non pensare a quanto siamo piccoli e quanto questo mondo potrebbe distruggersi senza sforzo. 

In questa ottica ci vediamo per quello che siamo in realtà: piccole creature fragili costrette a lottare per sopravvivere, esattamente come gli animali selvatici.

Queste considerazioni di carattere esistenziale ci sono state ispirate dall'ascolto dell'ultimo singolo di Sumesi intitolato Animals In The Jungle. Questa canzone rappresenta la seconda uscita discografica avvenuta tramite l'Etichetta Discografica Artisti Online. In questo nuovo brano il suo direttore artistico, Marco Gatti, ne ha curato gli arrangiamenti e la produzione.

Questo nuovo singolo è un ottimo brano di elettro-pop dalle sonorità fine anni '90. Un evocativo tema di pianoforte funge da intro per questo brano che riesce a coinvolgere l'ascoltatore per l'accuratezza dei suoni e l'attenzione per i dettagli. 

Dopo pochi secondi la canzone parte con tutta la sua energia, trainata da un beat in quattro di grande effetto su cui il tema viene ripetuto arricchito da altri synth. 

La voce comincia la sua narrazione con un tono dolce e deciso. La strofa è seguita da un ritornello che non spezza o altera il mood della traccia che rimane ancorato in quei lidi emotivi e che mantiene intatta l'atmosfera di mistero e sospensione che le note suggeriscono. 


La seconda strofa risulta arricchita nei suoni e negli strumenti impiegati. Allo stesso modo il nuovo ritornello ci appare più grosso e potente, sempre sostenuto dalla linea vocale che riesce a dare un senso di tensione permanente che accompagna la traccia.

Nella seconda metà del brano assistiamo ad un'interessante variazione in cui possiamo apprezzare il veloce vibrato di Sumesi. Questa sezione ci porta alla coda del brano in cui il cambio di tonalità porta ad un ulteriore accrescimento dell'intensità emotiva della traccia che si avvia alla sua conclusione.

In questa canzone quello che ci colpisce è la sensazione che potremmo definire di stato di allerta sensoriale che viene stimolata in noi sia dalla scelta dei suoni che dal cantato di Sumesi la quale sembra rimanere metaforicamente sulla difensiva, come a proteggersi dall'attacco di qualche creatura selvatica.