STEPHEN CAULFIELD - Beacon Hill

29.08.2022

Sogniamo tutti qualcuno che ci protegga dal male. Qualcuno che abbia quel senso di cura nei nostri confronti tale da lenire ogni ferita e annientare ogni mostro - immaginifico o reale, interiore o esterno. Sogniamo di stringere legami che non temono nulla, e di non dover più temere nulla noi stessi. Perché la protezione che deriva dall'amore, quella magia ancestrale e dal potere infinito, quella cosa lì è il motivo per cui siamo al mondo.

E, quando la troviamo, quando veniamo trovati, quando scegliamo, potremmo affrontare anche...un campo di battaglia. Lo ha capito perfettamente Stephen Caulfield, cantautore alternative rock/soft rock del Regno Unito che ha fatto della soavità e della commozione la sua cifra stilistica. Caulfield non si limita a raccontare l'amore (atto che di per sé potrebbe apparirci quantomeno già sentito, in mezzo al repertorio infinito di tracce sul tema), lui va oltre. Sceglie un tipo di amore molto specifico, molto prezioso e molto raro. L'amore che deve attraversare avversità indicibili, orrori con le bocche spalancate. L'amore salvifico che può cessare anche una guerra.

È così che l'autore descrive il suo nuovo singolo, Beacon Hill, un brano capace di far emozionare e stringere il cuore già dalle prime note: "[...] parla di una relazione tra due amanti di notte in un campo di battaglia e dei loro tentativi di comunicare e tenere l'altro al sicuro". Non vi è al mondo immagine più redentrice di questa, l'urgenza e la disperazione di pensare all'altra persona in un momento disperato, il sapere che qualcuno sta pensando a noi e alla nostra salute, al nostro benessere, mentre intorno il mondo implode e crolla nella battaglia che infuria.


La canzone inizia lieve, dolcissima, con accordi minore di pianoforte ripetuti che vengono in breve tempo arricchiti e sostenuti dalla voce cristallina e calmissima di Stephen. Le note in fine strofa sono trattenute, composte, immobili, e creano un contrasto potentissimo con lo scenario della guerra che distrugge e devasta senza tregua. È proprio questa imperturbabilità che, unita a delle voci di sottofondo a malapena percettibili, conferisce al brano un'aura di sacralità e venerabilità. Col crescendo dell'ansia per le condizioni della persona amata, con l'urgenza viscerale che morde i calcagni, il ritmo cambia e diventa più belligerante e guerrafondaio: la batteria ritmica e le distorsioni del sintetizzatore ci restituiscono l'immagine di un fronte compatto che avanza, del suono meccanico delle armi in movimento, del terreno che trema e si impegna di sangue versato.

Beacon Hill è l'apertura del nuovo album EP di Stephen Caulfield, le cui quattro tracce sono assolutamente imperdibili. A metà strada fra una ninna-nanna di struggente bellezza e una storia epica ricca di richiami ed echi, la storia dei due amanti nella battaglia commuove nel profondo e fa emergere pensieri intimi e dolcissimi. E poi...vorremo pur sapere chi vince la guerra. Se qualcuno mai ha davvero vinto una guerra.

Look down the sight

You are safe in the spotlight

Outside you are free

Promise me, you will forget me