STEFANO TULIPANI - Il Maestro

12.12.2023

Quello di cui un bambino ha bisogno per diventare uomo è un buon maestro, qualcuno che lo guidi nella vita insegnandogli cosa è giusto e cosa è sbagliato. In un senso più esteso tutta l'umanità ha bisogno di essere guidata, ma di maestri non ce ne sono più.

Un uomo che sacrifica sé stesso per un bene superiore imponendosi come esempio di coerenza portata a livelli estremi, questo è quello che abbiamo perduto in questi tempi dominati dall'opportunismo e dalla sterile etica del compromesso che puntualmente obbliga i popoli a piegarsi e soffrire senza ottenere niente.

Le parole in apertura di questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo di Stefano Tulipani intitolato simbolicamente Il Maestro. In questo affascinante ed intenso brano pop l'artista italiano evoca nel testo della canzone due figure immortali, esempi di coerenza ed amore per il prossimo che si sono spinte fino all'estremo sacrificio in nome dei propri ideali.

La canzone ci canta delle gesta e del pensiero di personaggi apparentemente distanti e diversi: Ernesto Che Guevera e Gesù Cristo, che vengono innalzati nel testo del brano a veri e propri Maestri di vita e di coerenza, mossi da ideali nobili di libertà e uguaglianza perseguiti a costo della propria vita.

Il brano è stato realizzato in collaborazione con l''etichetta italiana Artisti Online di Marco Gatti che si è occupato di arrangiamento, mix e master.

Il brano ha un sound che si ispira al cantautorato italiano della fine degli anni '60, ma con un tocco di modernità che conferisce al pezzo freschezza e immediatezza. Un ritmo di batteria deciso ed essenziale accompagna con sicurezza la voce di Stefano che si dispiega sulle note vivaci della chitarra acustica.

La prima cosa che ci colpisce è l'interpretazione di Stefano: le parole della canzone sono cantante con una certa passionalità che denota ammirazione e gratitudine nei confronti dei due Maestri. Il testo è ricco di immagini poetiche atte a svelare l'identità dei personaggi omaggiati nel brano.

L'arrangiamento è molto accurato sopratutto per quello che riguarda il lavoro delle chitarre che non si limitano mai ad uno statico accompagnamento, prodigandosi invece in frasi e raccordi finemente costruiti. La linea vocale viene interpretata con genuina spontaneità e anche se la melodia principale può essere definita abbastanza semplice sortisce un effetto coinvolgente ed efficace.

L'ascoltatore viene rapito da quella narrazione appassionata che fluisce brillante ed entusiasta. Il brano si chiude con una breve sezione strumentale in cui abbiamo la possibilità di riflettere su quanto ascoltato e su quelli che sono i tempi che stiamo vivendo.

Un brano stupendo che amplifica ulteriormente la luce che avvolge da sempre questi due personaggi storici che hanno dato tutto all'umanità.