SPEAK EASY CIRCUS - Gros Michel

26.07.2023

La società dei paesi occidentali è governata sulla carta da un sistema democratico che si preoccupa di tutelare e preservare i diritti umani in un sistema di crescita eco-sostenibile. La realtà dei fatti è però un'altra e cioè che il mondo è mosso da interessi economici enormi che investono tutti i settori e in tutte le latitudini. 

In barba alla propaganda a favore della democrazia i vari governi emanano provvedimenti che legittimano lo sfruttamento del lavoro delle persone contravvenendo così non solo ai diritti di quella categoria, ma anche alle leggi a tutela dell'ambiente, perpetuando attività oscure che vanno a minare l'ecosistema. Non è raro che gli artisti si schierino contro le multinazionali e questo può avvenire solitamente o attraverso un'esplicita condanna o con il più sottile strumento della satira.

La band di Glasgow Speak Easy Circus ha scelto questa seconda modalità di denuncia pubblicando il suo ultimo singolo intitolato Gros Michel. In questo trascinante pezzo indie-funky-jazz la band muove un attacco alle aziende produttrici di banane stigmatizzando l'enorme impatto ambientale di queste industrie ed il ruolo in essa del più o meno consapevole consumatore.

Il brano si apre con la voce di uno speaker che sembra provenire da un programma radiofonico o televisivo americano degli anni '60. Lo sentiamo annunciare l'arrivo della banana in persona. Finito l'annuncio parte una ritmica funky di chitarra mentre ascoltiamo un'altra voce rispondere al presentatore a proposito del cargo di frutta.

Il pezzo si infittisce e inizia a crescere con l'inserimento di percussioni, basso e fiati che danno vita ad un ritmo scatenato dinamico ed incisivo che porta avanti l'input funky dell'introduzione. E' chiaro già dall'inizio del brano che la canzone si esprime attraverso un'ironia che odora di satira. La linea vocale, a dispetto del vivace accompagnamento che la sostiene, presenta un velo di drammaticità coperto dagli esuberanti vibrati che appaiono volutamente forzati e sopra le righe.

C'è un'atmosfera di festa simile a quella che si respira in una festa in strada in Brasile, ma si percepisce la presenza clandestina di qualche elemento che cozza con la presunta gioia del ritmo.

La voce si fa aggressiva e in pochi secondi arriviamo ad una sezione che presenta una progressione discente che sembra voler scendere in profondità nell'esposizione della narrazione. Il pezzo ha un tiro pazzesco, assolutamente trascinante in cui possiamo apprezzare la tecnica strumentale del gruppo.

Gli accenti vengono posti in maniera forte e serrata enfatizzando la ritmica di basso e batteria. Nella seconda metà del brano appare un assolo di chitarra suonato con un feeling incredibile che porta l'adrenalina del pezzo su livelli ancora più alti. Il brano termina con un passaggio caotico che si sviluppa su un cromatismo ossessivo che chiude in modo secco la traccia.

Un pezzo davvero strepitoso di cui consigliamo caldamente l'ascolto!