SOUND LIBERATION - Better Now

21.06.2023

Quando ascoltiamo un brano musicale siamo involontariamente portati a definirlo secondo quelli che sono i canoni di un genere ben definito. Parlando di una canzone ci piace infatti poter affermare che si tratta di un brano rock, jazz o pop. Esistono poi dei brani che esulano da una definizione così limitante e che si collocano in una zona grigia, intermedia. 

Tali composizioni rappresentano un ascolto più impegnativo che richiede una certa apertura mentale e una competenza musicale non così diffusa. Molte persone infatti non si trovano a loro agio con qualcosa che non possono definire in maniera chiara, rimanendo di fatto perplessi o addirittura infastiditi da quel composto eterogeneo. 

Non tutti sono quindi in grado di apprezzare l'audacia di compositori che riescono a far coesistere stili e generi diversi in un solo brano, liquidandoli come troppo complicati e cervellotici.

L'esempio di un album le cui canzoni appartengono a questa categoria indefinibile è Better Now del complesso Sound Liberation. Come suggerito dal nome stesso della band, la scopo principale di questo ensemble di musicisti è quello di infrangere le barriere tra i generi musicali, in una sorta di liberazione del concetto stesso di musica. In questa nona uscita discografica della band viene compiuta questa operazione che tende a mostrare la musica come un unico grande genere, per cui quindi le etichette non hanno assolutamente più senso.

A partire dalla prima traccia entriamo immediatamente nello spirito avanguardista e sperimentale dell'album con un brano strumentale che si presenta come una commistione di jazz e prog-rock che chiarisce fin dalle note iniziali gli intenti della band.

La sperimentazione sonora messa in scena in questo disco non coinvolge soltanto gli strumenti. Nella seconda traccia per esempio vediamo duettare con molta naturalezza una cantante lirica e una voce R&B. Il risultato di questo "improbabile" binomio canoro è assolutamente funzionale e calza alla perfezione nel tappeto sonoro della canzone creando un'atmosfera emotiva surreale di enorme interesse. Questo esperimento tornerà anche in altre tracce regalando sempre emozioni diverse.

Sono un'infinità i generi che trovano in questo disco un terreno fertile. Dal blues al jazz , dall' R&B alla musica classica passando per la fusion ed il rap. E' veramente emozionante la transizione da uno stile all'altro che i musicisti di questo disco riescono a compiere con estrema facilità.

Uno degli episodi più impressionanti è l'ultima traccia in cui la band effettua un crossover tra L'estate di Vivaldi ed il linguaggio dinamico fatto di improvvisazione del Bebop. L'intero album si configura come un gigantesco party tra generi musicali finalmente riuniti in un unico enorme calderone in cui è possibile riconoscere ed apprezzare ogni singolo ingrediente.

Se siete appassionati di musica in senso globale non potrete non amare questo incredibile album!