SOMBERTRAP - The Distance (between Before And After)

20.12.2022

La vita è un percorso che prevede un inizio ed una fine che è uguale per tutti nella sua dinamica di svolgimento. Dal momento in cui nasciamo a quello in cui smettiamo di esistere siamo in costante evoluzione, un processo inevitabile che porta le nostre cellule e i nostri organi a conoscere due fasi principali. 

La nascita e lo sviluppo del corpo che raggiunto il suo apice in termine di maturità passa alla seconda fase, il decadimento, tracciando così nella nostra vita una parabola la cui fase discendente rappresenta l'approssimarsi della fine. 

Non è soltanto il corpo a compiere questo itinerario, anche la nostra mente affronta lo stesso destino. Dall'infanzia, in cui siamo simili a spugne nella capacità di assimilare informazioni, passiamo all'età adulta e poi alla vecchiaia in cui si "perdono colpi" e si tende a dimenticare parte di quelle lezioni che abbiamo ricevuto dalla vita e dalle nostre esperienze. 

Una costante per tutti è la differenza che esiste tra le persona che eravamo da piccoli e quella che siamo nella maturità.

L'ultimo singolo di Sombertrap si intitola The Distance (Between Before and After) ed è uno strumentale per pianoforte che attraverso la sua melodia ci porta a riflettere sul concetto di prima e dopo contemplando la distanza reale e simbolica che si pone tra le due estremità.


Il tema melodico della composizione è un motivo triste e malinconico che ci pone in relazione al concetto di tempo come fenomeno inarrestabile che porta con sé significativi cambiamenti che interessano l'essere umano in tutte le sue manifestazioni.

L'evocativo titolo della composizione può essere infatti compatibile con più di un'interpretazione. Può trattare di una riflessione sulle nostre azioni e di come gli eventi abbiano apportato cambiamenti nel carattere di un individuo, ma può anche simboleggiare lo scorrere del tempo in un senso più astratto, come una biglia che lasciata in libertà su un piano inclinato inizierà la sua corsa inarrestabile fino alla fine della pendenza.

La distanza tra il prima e il dopo, quindi può essere intesa come un reale spazio, un divario sia concreto che astratto di due condizioni antitetiche in cui si fatica a identificare la seconda come consequenziale della prima, configurando quello che c'è nel mezzo come un non luogo in cui tutto è stato transitorio e di passaggio per il solo raggiungimento del traguardo finale che ora possiamo solo contemplare con malinconia e che ci trasmette un imprecisato senso di incompiuto.