SNAKEDOCTORS - Destroyed

18.01.2023

La vita a volte è in grado di sorprenderci. E' possibile che un individuo trascorra giorni, se non settimane senza che nulla di significativo accada. I giorni sembrano tutti uguali e ci si barcamena tra lavoro, affetti ed amicizie. Un bel giorno però succede qualcosa di inaspettato, che arriva a stravolgere il regolare corso degli eventi e tutto ad un tratto di ritrovi a rimpiangere la monotonia che di solito colora la tua vita. 

Infatti non è assolutamente detto che le cose cambino per migliorare, a volte purtroppo quello che spezza la noia è un guaio o un grosso problema, non importa se si tratta della fine di un a relazione, un licenziamento o altro. La vita sa essere infame e spesso sembra accanirsi contro di noi con un ciclo di eventi che peggiorano gradualmente in modo esponenziale.

Questa particolare condizione comune a molti di noi è l'oggetto dell'ultimo singolo degli Snakedocktor intitolato Destroyed. Il brano in questione è il primo singolo estratto dall'imminente album della band polacca e si tratta di un rifacimento di un loro vecchio successo qui riarrangiato con l'ausilio di un ospite d'onore, il batterista Nick Hughes dei Bush.

Il pezzo che stiamo esaminando è un energico brano rock che si ispira alle sonorità punk e grunge dei primi anni '90. L'atmosfera che questa canzone riesce a creare ci porta indietro nel tempo a quel periodo magico in cui spopolava la scena di Seattle ed il mondo era dannatamente più semplice e divertente.

Il riff iniziale ci porta immediatamente a quegli anni e a quel particolare modo di concepire la musica alternativa al mainstream. La voce del cantante è energica, roca e si esprime con un'aggressività crescente per tutta la canzone, a sottolineare come le cose possono girare per il peggio in alcune circostanze. 


Il brano è dotato di un groove notevole e l'accompagnamento degli strumenti ha l'intensità e l'intenzione giusta per interpretare al meglio lo spirito della traccia.

Mentre il brano procede siamo invasi da una certa malinconia nostalgia per i bei tempi andati che possono essere sintetizzati dalle parole della canzone che constatano con rabbia quanto gli eventi abbiano sconvolto, distruggendola, la nostra vita. La canzone è accompagnata da un videoclip ufficiale emblematico in cui vediamo una ragazza aggirarsi per un quartiere urbano periferico deserto.

La fanciulla entra in una costruzione abbandonata in cui vediamo murales e sporcizia. Nel suo vagare la vediamo raggiungere l'ultimo piano e affacciarsi ad una porta-finestra priva di vetri. Il video termina con la ragazza che contempla il panorama da quella postazione.

Queste immagini associate alla canzone ci suggeriscono che quando non succede nulla siamo noi che andiamo inconsciamente a caccia di guai. Potrebbe essere così.