SMARTINELLIUK - Dove non Vedi

09.11.2022

La pandemia da Covid-19 ha indubbiamente plasmato il mondo fino a renderlo qualcosa in cui ormai siamo abituati a vivere ma che di certo non possiamo paragonare a quello che c'è stato prima.

E' l'effetto che fanno le grandi catastrofi mondiali, è il peso che dobbiamo accollarci nel momento in cui assistiamo in prima persona alla storia mentre la si scrive; come se ognuno di noi avesse in mano una piccola penna e fosse costretto suo malgrado a mettere la propria firma in un grande libro di testimonianze.

Il simbolo di tutto quello che il mondo ha passato ( e sta ancora passando ) è ovviamente la mascherina chirurgica.

Prima appannaggio esclusivo degli ambienti ospedalieri, utilizzata rarissimamente in pubblico, notata negli anni grazie alla diffusione di immagini e cultura orientale. In Cina e Giappone la mascherina viene utilizzata normalmente all'aperto da chi è affetto da patologie più o meno passeggere, considerata la densità delle popolazioni, per evitare micro-epidemie anche solo di semplice raffreddore.

Nessuno si sarebbe aspettato che quest'oggetto così di poco uso comune diventasse in quasi tre anni un elemento fisso della nostra quotidianità. Perfino la moda si è adattata negli anni, così come le case cosmetiche che hanno puntato tutto sul make-up occhi, lasciando libera la parte di viso che veniva coperta costantemente.


E che cosa accade quando siamo abituati da un giorno all'altro a smettere di vedere la bocca delle persone? Cosa percepiamo quando davanti a noi ogni giorno ci sono migliaia di bocche tappate e asettiche, coperte da stoffa bianca e azzurra?

Se lo chiede Smartinelliuk, cantante di brani demenziali alla Elio ma con dentro un sacco di cose da dire e di idee strampalate quanto geniali. L'abbiamo visto infatti poco tempo fa nella trasmissione Tu Si Que Vales con la sua orecchiabilissima "Morto di Giga", attaccato dal solito Rudi Zerbi e difeso a spada tratta dalla splendida Sabrina Ferilli.

Dove Non Vedi è un brano con un arrangiamento semplice dove il messaggio che viene portato all'esterno è veicolato dalle parole di una lirica diretta che arriva dritta al cuore.

Il ritmo reggae ci trasporta da subito in una serie di vocalizzi che ci illudono di un brano spensierato e ironico, ma dietro la consueta ironia di Smartinelliuk si celano grandi verità: sono le parole del testo che ci portano a riflettere.

"Sono anni ormai che porti la mascherina, ti deciderai a far la barba quanto prima?"

L'accusa velata parla di negligenza nei confronti della nostra persona, troppo abituati ormai a nasconderci il viso dietro una maschera al punto da trascurare il nostro aspetto. Smartinelliuk ci invita a pensare anche a noi stessi, a curarci, in modo da non lasciarci abbattere dai cambiamenti continui imposti da storia e società. Ci riesce, lo fa con una semplicità disarmante e noi di contro continuiamo a coltivare la speranza di sentirlo ancora parlarci senza filtri, ma dritto al cuore.