SKY CANYON - Wijic

02.06.2022

Una poltrona in pelle comoda e larga, nell'attesa del più importante e dolce incontro della nostra vita. Una finestra spalancata su un cielo limpido azzurro e odore di viole fresche appena raccolte... Una porta socchiusa e un buon caffè bollente...

Lo immaginiamo così, lo scenario perfetto che accompagna questa nuovo lavoro intitolato "Wijic" dell'autore Sky Canyon, di cui abbiamo avuto la fortuna di apprezzare e recensire la scorsa volta il brano "You know that I've Loved you (for a long, long Time)".

Difficile non avvertire un senso di leggerezza e serenità che questo brano (a differenza dell'altro più malinconico e introspettivo) è in grado di regalare.

Ritroviamo all'interno parentesi tipicamente jazz alternate a suggestioni swing e influssi di musica classica.

Interamente strumentale e perfettamente completo così, non sembra avere assolutamente bisogno del sostegno vocale. Ogni nota ed ogni strumento, da soli riescono a creare una narrazione chiara ed esplicita, regalando le giuste emozioni e stati d'animo che l'autore ha pensato per i suoi ascoltatori.

Non c'è vincolo, né schema ma solo intrecci di sonorità sfumate ad arte che si sorreggono e sostituiscono all'occorrenza spostando l'attenzione sui punti di forza che sono sempre rappresentati dallo xilofono e dal pianoforte.


Le dinamiche compositive dimostrano una tecnica sopraffina di gusto e talento, a tratti sofisticata e a tratti tagliente, in un saliscendi che ti conduce velocemente al finale con un tocco di suoni sfumato volto a lasciare quasi l'amaro in bocca.

Un arrangiamento di quasi 6 minuti, che ti tuffa in una dimensione senza tempo che ci sentiamo in diritto di definire "da 10 e lode".

Nonostante i vari cambi di scena e le performance alternate dei singoli strumenti, la sequenza risulta coerente e ben assemblata in una suggestione rispettata verso un'unica meta finale.

Nella copertina del singolo non poteva mancare l'immagine sfumata dello xilofono dai colori anticati che compare in un angolo sullo sfondo di un gatto nero che sembra osservarlo.

Nome e titolo sono ben visibili in alto in cui spicca un mix di font che completano il concept grafico.

I quasi 10mila ascoltatori mensili su Spotify (nel momento in cui scriviamo questo articolo) dimostrano che per essere apprezzati non serve seguire la massa, ma serve fare musica di vero valore.