SHOCK VALUE - When Lightning Strikes
E' uno spirito particolare quello che anima il punk rock. Diviso tra la voglia di divertimento e la ferrea volontà di discostarsi da tutto quello che può essere definito borghese, il punk è una delle declinazioni più energiche del rock. E' un genere in cui tutti gli adolescenti ribelli possono identificarsi poiché si discosta da tutte quelle norme comportamentali che le famiglie cercano di imporre ai propri figli affinché divengano membri rispettati e produttivi della comunità.
Questo non significa che i punk-rockers siano delinquenti e nullafacenti, ma chi si identifica nello spirito ribelle del genere cerca di pensare con la propria testa invece di obbedire passivamente a dei dettami imposti da una società in cui non si riconosce.
L'introduzione di questo articolo si è resa necessaria per presentare l'album di debutto degli Shock Value intitolato When Lightning Strikes. La band con sede a Sioux Falls nel Sud Dakota confeziona un disco di 10 brani che sono la massima espressione di quel rock sparato a tutto volume di cui ogni adolescente si innamora.
Il brano che apre il disco è Rockstar che rappresenta sia in termini di suono che di attitudine quello che andremo ad ascoltare nelle tracce successive: chitarre distorte, tempi sostenuti e melodie avvincenti, il tutto condito da una consistente dose di adrenalina.
Il sound della band si ispira a quel punk-rock che ha visto negli anni '90 la sua massima potenzialità. Durante ascolto del disco la band ci dimostra di saper viaggiare anche a velocità più ridotte come nel terzo brano, Dirtbag che mette in evidenza il talento del gruppo nello scrivere ballad senza intaccare l'energia del proprio sound.
E' innegabile comunque che la band dà il meglio di sé quando si tratta di brani sparati come Expensive o Paradise. La potenza trascinante dei riff di chitarra e della batteria segnano in maniera decisa l'andamento di un album che rappresenta la nascita di una band che mette la grinta e l'energia in testa alla sua scala di valori.
Tra pezzi sparati e brani con tempi più contenuti l'album assomiglia ad una perfetta scaletta di un'esibizione live in cui vengono dosati sapientemente i momenti di pura adrenalina e quelli in cui riprendere fiato. L'ultima canzone in lista conferma la nostra teoria configurandosi come ipotetico pezzo di chiusura per un concerto. La canzone inizia con un arpeggio di chitarra che farebbe pensare ad un congedo su toni delicati, ma il pezzo si trasforma in quello che probabilmente è il brano più vigoroso del disco.
Con questa traccia la band saluta i suoi fan con la promessa di tornare presto a scuotere le cose.