SEE LEVEL - Frame of Mine
Ci sono dei giorni in cui il mondo sembra stranamente rallentare. Abbiamo l'impressione che tutta la pressione che grava su noi ogni giorno abbia allentato la presa facendoci respirare un po'. Sdraiati sul letto guardiamo il soffitto con la mente che ronza. Ci sembra di sentire come un fischio sottile ed acutissimo che ci entra nelle orecchie come un pensiero persistente che non vuole abbandonarci.
E' come se stessimo galleggiando all'interno di una bolla e ci sentiamo protetti ed isolati dal resto del mondo. Non riusciamo a pensare a niente, la nostra mente si rifiuta di concentrarsi su una qualsiasi cosa, ci sembra quasi di non esistere. Siamo soli, nessuno verrà a cercarci oggi e per quello che ci riguarda va benissimo così. Chiudiamo gli occhi e rilassiamo i muscoli di gambe e braccia sprofondando nella luce del giorno che filtra dalle serrande parzialmente abbassate della nostra stanza.
La strana sensazione descritta nell'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo album del progetto musicale See Level intitolato Frame Of Me. In questa raccolta di venti brani l'artista ci consegna un'opera che ci fa compiere un viaggio sonoro affascinante e coinvolgente in grado di infondere nell'ascoltatore un senso di pace e rilassamento che cura lo spirito.
Il disco è caratterizzato da una produzione lo-fi di grande effetto che mette in risalto l'idea primordiale alla base della creazione di ogni singola traccia. Dall'iniziale Frame On Me entriamo in contatto con una dimensione fuori dal tempo che ci proietta all'interno della nostra stessa anima. Le melodie ed il ritmo di questo brano si insinuano lentamente nelle nostre orecchie fino a farci abbandonare completamente a quelle suggestioni sonore.
Ogni traccia ci cattura in modo differente, a volte con un evocativo tema di chitarra e altre attraverso fluidi suoni di synth che scorrono lentamente come piccoli fiumi di montagna. Benché i pezzi differiscano molto gli uni dagli altri si mantiene per tutta la durata del disco una certa dose di emotività che scava nelle nostre coscienze in un flusso perpetuo di emozioni.
Alcune melodie creano in noi sentimenti riflessivi e introspettivi come in Mirrors mentre altre sembrano spingerci alla rilassatezza più assoluta come The Thrills Of Patients. Tra suggestioni ambient e divagazioni elettroniche arriviamo alla fine dell'album con un senso di sollievo che ci fa sentire più leggeri.
Il disco ideale se si vuole prendere una pausa dal mondo esterno e ricongiungersi con il nostro io più profondo, quello che viene quotidianamente calpestato dalla vita nel mondo esterno.