SAMBOX - Wabi Sabi

24.10.2023

Il principio cardine della cultura giapponese, il Wabi Sabi, ci insegna come l'imperfezione sia la forza in grado di condurci ad un cammino di gioia. Tale dottrina risale al quattordicesimo secolo e si basa sul concetto di transitorietà e semplicità. Wabi è la celebrazione dell'imperfezione che contempla la semplicità della vita nella natura, il silenzio, l'eleganza, mentre con Sabi si intende lo scorrere del tempo e la bellezza che accompagna l'avanzare dell'età.

Wabi Sabi è quindi un percorso di familiarizzazione con le proprie imperfezioni e incertezze che ci permette di guarire il rapporto con i nostri antenati e di vivere al meglio la relazione con il nostro corpo. La via della bellezza imperfetta può condurci ad una vita unica e positiva che si raggiunge attraverso l'accettazione delle proprie fragilità e difetti.

L'introduzione di questo articolo si è resa necessaria per presentare la filosofia a cui si ispira l'ultimo singolo di Sambox e Anita Barbereau intitolato, per l'appunto Wabi Sabi. In questo stupendo brano New Age il produttore e la violoncellista ci regalano un'esperienza sonora intensa e rilassante attraverso le atmosfere evocative della musica tradizionale giapponese.

Il duo artistico aveva già collaborato insieme con il singolo di grande successo Hanami che è valso loro cinque nomination agli Orpheus Global Indipendent Music Award del 2023. Sull'ondata dei responsi positivi di quel debutto Sambox ed Anita Barbereau bissano il loro connubio artistico con questa nuova composizione.

Le note di apertura del brano sono affidate al violoncello che si fa strada su le lunghe note di synth con una melodia eterea e suggestiva che richiama la maestosità della natura. Il fraseggio è accompagnato dal suono di elementi naturali come la pioggia e il canto degli uccelli. Mano a mano che il pezzo procede siamo raggiunti dal suono di strumenti tradizionali giapponesi che contestualizzano ulteriormente l'ambientazione orientale del sound.

L'incedere lento e rilassante della traccia è arricchito da tastiere addizionali e da percussioni che progressivamente si aggiungono al ricco tappeto sonoro. Intorno alla metà del brano il ritmo si stabilizza su tempo deciso, ma pacato su cui si riversano nuovi timbri di synth a colorare maggiormente l'ambiente.

Nella seconda metà della traccia le note del violoncello diventano più audaci, intrecciandosi con le tastiere ed i suoni organici della natura che diventano un tutt'uno con le meravigliose melodie sparse del brano. Mentre ascoltiamo il brano ci immergiamo in un'atmosfera meditativa che coinvolge i nostri sensi in un rilassato stato di quiete che sembra avvolgerci con la sua benevola influenza.

Un brano incantevole da ascoltare nel silenzio della natura.