SAASZ - Nostalgic Escapism
Capita spesso di ripensare al proprio passato, soprattutto nelle grigie giornate invernali. I nostri ricordi ci coccolano con le immagini e le suggestioni di un tempo ormai trascorso, ma a cui siamo legati da un cordone ombelicale. Proviamo nostalgia di quando eravamo più giovani e di quando la nostra vita, soprattutto se confrontata a quella che abbiamo oggi, ci sembrava più semplice.
In noi si agitano però pensieri contrastanti perché ci rendiamo conto che quel passato, spesso idealizzato, ci ha intrappolato in un non luogo che ci impedisce di andare avanti con la nostra vita e di vivere a pieno quello che il nostro futuro ha da offrirci. Nasce così in noi il desiderio ed il bisogno di fuggire da quello che fu e trovare una nuova strada.
Le parole che hanno aperto questo articolo sono ispirate al concept su cui è stato edificato l'album di debutto di Saasz intitolato Nostalgic Escapism. Con il linguaggio affascinante e anticonformista dell'indie-rock, la giovane artista ci guida in un viaggio esplorativo della nostra coscienza in cui riscoprire chi siamo e cosa vogliamo veramente.
L'album è costituito da dieci brani e può essere diviso in due principali capitoli. Nella prima parte del disco vengono affrontati i dubbi, le incertezze e le paure che ci tengono ancorati al nostro passato, mentre la seconda parte ci offre uno spunto di fiducia e speranza.
Retro-mind è il brano che apre l'opera. In questa straordinaria canzone di apertura la cantante si interroga sul suo passato chiedendosi se fosse così meraviglioso come lo ricorda: la perdita dell'innocenza i sogni e tutte le promesse che fine hanno fatto? Il suono rimbombante e profondo di questa prima traccia caratterizza a livello emotivo i primi quattro pezzi del disco in cui vengono indagati vecchi sentimenti e poste domande esistenziali.
La voce di Saasz appare bagnata di echi e riverberi che rappresentano l'ambientazione nel passato che appare sfocata e confusa come un ricordo che inizia a sbiadire. La comparazione tra presente e passato è il fulcro attorno cui ruota l'indagine della protagonista.
Alternative Reality rappresenta lo spartiacque del disco che si indirizza, da questa traccia in poi, verso una prospettiva orientata ad un nuovo inizio. E' come se la coscienza della cantante decidesse in questa canzone di compiere il fatidico passo in avanti. Questa sensazione è resa musicalmente attraverso un'aria sognante e positiva in cui viene chiesto all'universo di mostrarsi nelle sue infinite possibilità.
Point Of No Return segna quindi una svolta estetica nell'economia del disco aprendosi ad armonie e a intuizioni musicali di più ampio respiro che rappresentano sostanzialmente l'inizio di un nuovo percorso che non sappiamo dove condurrà.
Le melodie di Right Time ci offrono panorami musicali più accessibili pur mantenendo quell'aura di mistero che caratterizza la narrazione della cantante. In My Love c'è un approccio ritmico di ispirazione bossa-nova che viene appunto rivisitato dall'impronta espressiva di Saasz.
L'album si chiude con I Want You che attraverso i suoi toni caldi e romantici ci mostra il nuovo volto della protagonista aperta alla vita e all'amore, finalmente sicura di di sé e padrona del proprio destino.
Un debutto straordinario che ci consegna un'artista incredibilmente matura.