RUIZ! - Stupid Old Git

03.11.2023

Quello che viene superficialmente bollato come cinismo è in realtà un atteggiamento consapevole che è il risultato di diverse esperienze di vita. Ognuno di noi ha conosciuto nella sua vita almeno una persona di cui si fidava e con cui si è aperto da cui ha preso un'enorme fregatura per un grossolano errore di valutazione.

Probabilmente esiste un girone dell'inferno fatto apposta per quelle persone che fingono di capirti e di starti vicino e che poi ti pugnalano alle spalle senza motivo o per il solo gusto di farlo. E' terribile scoprire che quel senso di familiarità e sicurezza che quelle persone ci davano non era altro che ipocrisia e opportunismo. Se la vita ci insegna qualcosa è di non abbassare mai la guardia e tenere sempre gli occhi ben aperti.

L'introduzione di questo articolo riassume sommariamente la storia raccontata nell'ultimo singolo di Ruiz intitolato Stupid Old Git. In questo brillante brano ispirato alle sonorità anni '60 il musicista originario di Barcellona ci regala una canzone che ci mette in guardia nei confronti di quelle persone che ti migliorano la vita solo quando ne escono per sempre.

Una lunga nota di chitarra elettrica apre il brano con un ronzio di feedback. Dopo un paio di secondi entra in scena la band al completo con un ritmo coinvolgente trainato dalle dinamiche percussioni. Il sound è molto ricco e su tutti spicca il lavoro del basso che si impone come motore della squadra.

Le chitarre e gli archi pizzicano note orientaleggianti che infondono un gusto squisitamente esotico al pezzo. La voce si inserisce in questo impasto con un timbro narrativo che ci ricorda i fasti del rock anni '60. Più procediamo nell'ascolto e più siamo sorpresi dai mezzi espressivi utilizzati nel brano, a partire dalle suggestioni psichedeliche fino alle orchestrazioni che intervengono ad enfatizzare il discorso degli strumenti.

Ci piace tutto di questo pezzo dalla linea melodica della voce alle fantasiose progressioni armoniche degli accordi di chitarra. Il pezzo si sposta continuamente tra vari stili musicali con risultati strabilianti: troviamo riff decisamente rock e partiture di basso pulsanti in pieno stile anni'60, richiami ai Beatles e ai Jefferson Airplane.

E' come se Ruiz avesse preso quanto di più fantastico ci fosse nella musica anni '60 e l'avesse riversato in un'unica spettacolare canzone. Il brano è corredato da un video promozionale che ci mostra immagini di repertorio degli anni '60 facendo calare completamente l'ascoltatore in quell'epoca straordinaria del rock.

Non sappiamo cos'altro fare se non consigliare l'ascolto di questo brano a tutti gli amanti della musica vintage.