ROXANE TESSIER - J'ai créé un monstre

24.08.2025

La classica "chanson" francese ha sempre avuto la straordinaria capacità di trasformare l'angoscia personale in verità universale. La lingua francese è romantica, sentimentale e incredibilmente empatica, quindi l'ascoltatore viene trascinato all'interno della storia raccontata, quasi fino a diventarne parte.

Ed è quello che succede in "J'ai crèè un monstre", l'ultimo brano dell'artista Roxane Tessier, un'inquietante meditazione sull'amore tossico, dove la chanson francese dimostra la sua capacità di rendere vivide e vibranti le emozioni vissute sulla propria pelle.

Roxane, lavorando al fianco del compositore Franck Rapp, ha creato un crescendo emozionale e catartico, con una cruda risacca emotiva che porta a una profonda meditazione introspettiva.

Il connubio tra bruta poesia e piano organico disegna un paesaggio sonoro intimo e ampio, dove la vulnerabilità da debolezza si trasforma in forza feroce e inarrestabile. La voce narrante è complice nel coltivare una relazione distruttiva, perché l'amore è accecante e non ci fa vedere i difetti della persona amata.

A volte, più che amore, è ossessione o dipendenza. In ogni caso, "J'ai crèè un monstre" evita l'autocommiserazione, poiché significherebbe interrompere quel viaggio introspettivo che porta alla liberazione da un amore tossico.

Al contrario, la voce di Roxane porta dentro di sé il peso di una saggezza conquistata a fatica, il frutto di dolore, lacrime e un cuore spezzato. Il fraseggio racconta di una persona che, dopo essere sprofondata negli abissi, è riemersa più forte di prima e finalmente vede con chiarezza, avendo aperto gli occhi.

La produzione, curata da Didier Thery, lascia spazio sia alle texture organiche del pianoforte sia alla voce delicata e penetrante di Roxane, che respira senza mai sopraffare la fragilità del brano, sua essenza principale.

La collaborazione con il paroliere Steven Vourch ha prodotto una scrittura profonda e toccante, senza mai sfociare nel melodramma. La lingua francese, ambigua e pungente, è perfetta per dare corpo al testo.

Roxane emerge in questa performance non solo per la voce toccante ed emozionante, ma anche perché non rappresenta il dolore, lo presenta con onestà, forte della propria esperienza. "Chi non ha mai amato un mostro?" – chiede l'artista agli ascoltatori, invitandoli a riflettere sulle proprie scelte sentimentali.

Un'opera coraggiosa che conferma Roxane Tessier come artista matura, pronta ad esplorare gli anfratti più bui del cuore, senza mai perdere di vista la luce.