ROMAIN GUTSY - If You Don't Mind

16.10.2022

Mai incasellarsi, e cercare sempre l'unicità. Mai rinunciare alla propria personalità ma prendere sempre quanto di più buono ha da offrirci la vita, portandola dentro la nostra arte quotidiana.

Di cantanti che hanno fatto questi ragionamenti ne è pieno il mondo: alcuni ci sono riusciti ad emergere, altri hanno bisogno di altro tempo per spiccare adeguatamente il volo.

Non è certo il caso di Romain Gutsy, che dalla Francia infiamma i palcoscenici jazz dagli anni '90. Dopo un periodo di assenza nella sfera musicale, torna nel 2022 con un nuovo singolo che promette di non farsi dimenticare tanto facilmente.

If You Don't Mind ricalca alla perfezione le qualità artistiche e personali del suo autore, sempre pronto a presentare testi non convenzionali: niente politica, sesso e droghe. L'eleganza è il suo marchio, sapientemente cucito insieme alle note con cui compone le sue canzoni, condite da un pizzico di ironia tipica di chi prende la vita con leggerezza ma non con superficialità.

Realizzata insieme a Marc Bentel, musicista sudafricano con uno studio di produzione in Florida, il brano che ci viene presentato risulta difficile da incasellare in un unico genere, ma è accompagnato da una voce pazzesca che sembra parlare agli strati più nascosti dell'animo umano.


If You Don't Mind è camaleontica, certamente apprezzabile da chiunque ascolti Jazz, ma con delle sfumature moderne che la rendono ascoltabile anche in quest'era contemporanea spesso troppo concentrata sull'aspetto elettronico ( a volte visto come freddo ) della musica.

In tre minuti l'atmosfera si scalda e si fa demodè, sembra quasi di immaginarsi all'interno di un locale, vestiti con un completo gessato e un fedora a coprirci solo un occhio mentre sul palco qualcuno decide di trasportarci in una melodia senza tempo, che viaggia nella storia fino ai giorni nostri.

Romain Gutsy resta fedele a sé stesso: nella canzone riflette su un significato di "Sesso, Droga e Rock'n'roll" al quale forse pochi hanno pensato: e se essere liberi fosse anche la libertà dal sesso occasionale e senza amore, dalla politica tossica di questo secolo, dalle droghe che si mangiano via le nostre personalità e dall'avidità che sta trasformando troppi esseri umani in macchine insensibili che portano avanti un grigio mondo alla deriva?

Lasciamoci portare per mano dal calore del jazz, immaginando un mondo più pulito e semplice. Leggero. Perchè essere leggeri non significa essere superficiali, ma osservare le cose dall'alto per avere una migliore visione d'insieme.