ROGER RICKS - Lost
Perseguire un obbiettivo è qualcosa che svela il carattere di una persona, mette in evidenza la sua determinazione e la sua capacità di resilienza. Quando lo scopo da raggiungere però diventa un'ossessione, allora il soggetto in questione cercherà tutti i modi, leciti e non, per conseguire il risultato che si è imposto.
La scalata al successo è lunga e in salita e lascia sulla sua strada un numero considerevole di morti e feriti. Chi punta in alto può arrivare alla vetta, ma ci arriverà da solo e da quella posizione così elevata in cui tutto il resto è sotto potrà contemplare le cose nella loro totalità, realizzando di essere andato troppo oltre, di esserti perso. Le persone e le cose che hai sacrificato non torneranno più indietro e rimani da solo col tuo successo.
Moltissime persone per conseguire la propria gratificazione e uno status sociale più elevato sono disposti a fare qualunque cosa. L'ultimo singolo di Roger Ricks intitolato Lost è un brano che tratta proprio questo concetto: la perdita di sé dovuta al conseguimento cieco e folle del successo.
Il brano è un energico pezzo rock ispirato nei suoni e nelle intenzioni a quella che è stata la scena Glam e Hair Metal degli anni '80. Gli anni in cui nelle classifiche spopolavano i Guns'n'Roses, Motley Crue, Poison e Alice Cooper.
La canzone comincia con la voce filtrata che la fa sembrare come se uscisse da un megafono. Entra poi la band al completo con un riff potente e la sezione ritmica che sfoggia un tiro notevole.
La strofa possiede una melodia in crescendo che ci porta ad un pre-chorus rallentato che ci prepara al ritornello. Il ritornello è assolutamente orecchiale e accattivante e ci fa scuotere la testa con convinzione esaltando i toni. La canzone si ripete con la stessa dinamica della prima strofa.
Dopo il secondo ritornello abbiamo uno special rallentato in cui la dinamica del brano scende di intensità a cui segue un ottimo solo di chitarra che richiama in pieno lo stile dei virtuosi della sei corde di questo tipo di rock, che ha fatto da scuola a generazioni di chitarristi e che ha gettato le basi di tecniche come il tapping e lo sweep picking.
Anche la batteria in questo brano da un generoso contributo al groove del pezzo e nella parte finale della canzone si esibisce in fills di grandissimo gusto e precisione. Arriva la coda del brano con l'ultimo ritornello che chiude in maniera secca il pezzo lasciandoci ancora con le braccia alzate e le mani nel gesto delle corna.
Roger Ricks ci regala con questo brano un concentrato di rock incontenibile i cui proventi saranno devoluti in beneficenza per i bambini bisognosi, quindi abbiamo un ulteriore motivo per adorare questo brano, Up The Horns!