RISE DEFY - DCxPC Live Vol. 14 Presents Rise Defy Live At The Pie Shop DC

30.01.2023

Punk e metal nella loro purezza originale sono due generi musicali le cui strade si sono incontrate e scontrate in diverse occasioni. Entrambe fanno sfoggio di un linguaggio estremo da cui la musica pop più legata al cantautorato prende le dovute distanze. 

Benché inizialmente contrastanti per attitudine e linguaggio specifico sono state oggetto di contaminazioni reciproche che hanno portato a sottogeneri che hanno mantenuto vive le caratteristiche espressive di entrambe in un nuove formule che incarnano un nuovo livello di rabbia ed aggressività. 

Il suono estremo che scaturisce da queste commistioni riesce ad appassionare e coinvolgere i fan di entrambe le fazioni che hanno così modo di incontrarsi ai concerti di queste band che diventano dei veri e propri luoghi di aggregazione per gli amanti della velocità e dell'impatto sonoro.

L'etichetta discografica DcxPC è nota per le sue pubblicazioni di dischi registrati dal vivo in cui ogni appassionato del genere ha l'occasione di sentire le sue band preferite all'opera in esaltanti versioni Live dei loro brani. In questa uscita che rappresenta la quattordicesima release della label abbiamo modo di farci travolgere dalla band Rise Defy con due pezzi estrapolati dalla loro esibizione al The Pie Shop DC.

I Rise Defy si sono costituiti in reazione alla preoccupante diffusione di ideologie di origine neo-fascista successive alle elezioni che hanno visto Trump vincitore del processo democratico di votazione nel 2016. La band è un super gruppo che raduna membri di altre formazioni come i Police & Thieves e gli Scream.

Il primo pezzo proposto è Shellshocked, che parte dritta e potente con il suo suono corposo e la roca ed aggressiva voce del cantante. L'energia che il gruppo impiega nell'esibizione è palpabile e nonostante le qualità del suono sia inficiata da una riproduzione non proprio eccelsa possiamo apprezzare l'entusiasmo del combo che porta a compimento il suo sporco lavoro con tutta la convinzione necessaria. 


La prima traccia si chiude ed il cantante parla di trovare la propria tribù di appartenenza, che è proprio quella che si trova radunata al proprio concerto.

Il secondo pezzo è Long Road Home che si apre su toni decisamente più lenti e pesanti per poi esplodere in un tempo tirato e coinvolgente. La traccia presenta una maggiore apertura armonica e anche il cantante si muove su tonalità più alte ed urlate. Il suono è sporco e grezzo, come deve essere e gli strumenti suonano con una forte intensità quelle note rabbiose ed incisive.

La traccia si chiude tra le urla del pubblico a dimostrazione del coinvolgimento degli astanti accorsi a questa energetica esibizione che condividono entusiasti l'attitudine ed il messaggio della band.