RAYMOND REVEL - Take A Break
Se c'è qualcosa che la pandemia da Covid-19 ha insegnato al mondo, oltre la precarietà del suo stile di vita, è l'importanza del saper prendersi cura della propria persona, ma soprattutto della propria salute mentale.
L'isolamento obbligato ha messo in ginocchio milioni di persone, molte delle quali non erano pronte a fare i conti con la solitudine e ciò che reca con sé. Molti si sono buttati nel lavoro, negli hobbies, in una fame costante di attività per impedire al cervello il riposo e il conseguente inevitabile crollo.
Nel nuovo ventennio questa serie di accadimenti ha fatto sì che all'improvviso si riscoprisse il piacere del riposo. In un mondo stakanovista e proiettato esclusivamente al progresso, alla proattività, allo "stare sul pezzo", una serie di voci hanno cominciato a gridare che a volte fermarsi va bene. Prendere una pausa fa bene.
Con questa idea Raymond Revel ha messo insieme del ritmo da discoteca degli anni '70 mescolandolo con dell'irresistibile sound tropicale. Il risultato ottenuto con sapiente abilità è il suo nuovo singolo, dal nome tanto evocativo quanto diretto al punto: Take a Break.
Il brano è l'esempio perfetto dell'abilità del suo autore, californiano di nascita ma residente in Texas. Emerso come un cantautore dai brani cantati con dolcezza e accompagnati dal pianoforte, recentemente ha reinventato il suo modo di fare musica, rendendolo decisamente più improntato a un pop ritmato e trascinante.
La melodia è pulita, ipnotica, in grado di accompagnare alla perfezione il testo quanto mai rappresentativo della situazione in cui ci si ritrova quando si è a un passo dall'esaurimento nervoso, o burnout.
I swear I've got my mindTied up all the timeI never log offlineDon't wanna fall behindNo time to take a breathNo I'm not finished yetI'm borderline obsessedWith all the thoughts inside my head
Qui, all'inizio del brano, Raymond Revel ci mostra che cosa voglia dire non farcela più, sentirsi la mente oppressa, occupata da troppi pensieri che impediscono di staccare la spina. Sono il senso di colpa e di inadeguatezza che spingono l'essere umano a dare sempre di più fino al limite del collasso.
Con una serie di note e un testo che ha del realismo impressionante, c'è davvero da augurarsi che questo brano raggiunga più orecchie e cuori possibili in modo da far arrivare il suo messaggio a spandersi a macchia d'olio: è giusto fermarsi, è giusto fare un passo indietro perché non sempre significa scappare, a volte serve per riposarsi e prendere meglio la rincorsa.