PROKLAIM - Fantasy

17.09.2022

C'è stato un tempo in cui tutto il mondo era hip hop. Dilagava a macchia d'olio come una malattia che può portare solo del bene. Era un modo nuovo per le classi meno agiate di esprimere la frustrazione che provavano per un mondo iniquo e ingiusto. 

Era uno spazio democratico e aperto che concedeva a tutti la possibilità di dimostrare il proprio talento e validare storie di vita e di culture che si intrecciavano. 

L'hip hop è stato uno dei primi generi ad aprire le porte a tutti. Non importava che tu fossi un ragazzino afroamericano di Detroit con una famiglia incasinata e pochi dollari in tasca, se sapevi tirare giù delle belle rime e delle barre convincenti potevi cambiare la tua vita in meglio, ambire a qualcosa di più di quello che la società aveva imposto e programmato per te.

È esattamente quello che intendeva Tupac quando ha creato l'acronimo "Thug Life" (The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody, letteralmente e in maniera un po' ripulita: L'odio che rivolgi ai bambini si riversa negativamente sulla collettività). Voleva ricordare che quando togli le possibilità ai bambini e alle bambine, quando li ghettizzi e li releghi a una dimensione sociale di disagio e ingiustizia crei una società insostenibile e li spingi verso le peggiori strade. 

La soluzione? Un "codice d'onore" dell'hip hop che avrebbe potuto salvare tante vite, proprio grazie all'universalità del suo messaggio e al modo positivo e "fico" con cui veniva percepito soprattutto dai più giovani. Al di là di ogni possibile barriera, oltre ogni storia, per costruire un mondo più giusto.


Anche per questo, ogni volta che ascoltiamo dell'hip hop vecchia scuola ci commuoviamo (dai, non mentite). Perché ci catapulta in una dimensione che, nonostante il passare dei decenni, è sempre nuova e continua a raccontare le storie che devono essere raccontate e ascoltate. 

Questa lunga premessa era funzionale per presentarvi un grande artista, Proklaim.

Proklaim è un maestro dell'hip hop con sede in Namibia, e ha da poco rilasciato il suo pazzesco singolo "Fantasy". Una traccia rap molto contemporanea che ha però in sé tutti i migliori elementi della old school. 

La produzione è minimale ma molto efficace, con un loop jazz e la batteria boom-bap. Le strofe si inseguono fra di loro con un ritmo incalzante, un forte richiamo al rap sudafricano. 

Insomma una sfida vinta per la gente comune, cosa ormai sempre più rara... e ringraziamo Proklaim per portare avanti il suo progetto e la sua parola in un mondo sempre più censuratore e da censura...