PHIL - Mind at Ease

11.09.2025

Guardare al passato per costruire un futuro migliore è un nostro dovere. La modernità ci ha portato in una comfort zone che però ci ha resi pigri, incapaci di guardare al passato e di conseguenza di costruire un nuovo futuro, sicuramente migliore di quello che si prospetta.
Volgere lo sguardo al passato non è quindi un semplice esercizio retorico e nostalgico, ma un modo per attingere dagli antichi saperi e rielaborarli per un domani migliore.

Questo è l'esercizio che ha fatto il cantante Phil quando ha realizzato il suo nuovo brano, "Mind at Ease", che crea un sound futuro ma fortemente radicato nel passato, precisamente nella musica pop degli anni '70.

Il brano ricorda le sigle dei telefilm degli anni '80, ma come detto non è una semplice rivisitazione del passato. L'energia infatti viene incanalata in una produzione moderna: familiare ma non nostalgica.

In "Mind at Ease" domina con sobrietà la voce di Phil, con un timbro camaleontico che diventa morbido per fluttuare sulle note, ma anche grintoso per mantenere il tono umano e reale.
La sua voce non è fredda, ma neanche troppo elaborata, mantenendo un equilibrio perfetto. Inoltre riesce a non confondersi sotto la strumentazione, facendo in modo che le parole entrino in modo netto sul tappeto musicale, senza compromettere lo slancio degli strumenti.

A proposito di strumenti, lasciatemi dire due parole sull'assolo di chitarra. A volte alcuni cantanti si fanno prendere dal loro ego, lasciandosi andare ad assoli esagerati, vistosi, tecnicamente appariscenti ma emotivamente vuoti. Phil evita con saggezza questa trappola, sfoderando un assolo sobrio e serrato al punto giusto.
Non oscura la scena, ma la domina con moderazione, scrivendo le parole giuste per scrivere il finale di questa storia musicale.

Così come la voce, la stessa "Mind at Ease" è una canzone assolutamente camaleontica e trasformista. Inizialmente dà una bella scarica di energia, ma poi svolta verso sentieri più ragionati che però non perdono lo slancio emotivo.

La puoi ascoltare durante una sessione di allenamento come slancio motivazionale, o al mattino appena sveglio per scrollarti di dosso i sogni della notte appiccicati ancora nella mente per iniziare la giornata con una bella scarica di energia.
È una canzone multiuso, ma nel senso buono del termine.

"Mind at Ease" in chiave musicale strizza l'occhio al sound pop-rock classico, ma non suona assolutamente vecchio. Anzi, è un pezzo decisamente attuale, un ritorno al passato ma anche una progressione verso il futuro, e forse è proprio per questo motivo che funziona così bene.