OCCURRENCE - Universe Moves So Fast

26.02.2023

Quando si è giovani ed inesperti è facile commettere degli errori. Gli sbagli che commettiamo durante la nostra formazione sono dati dall'inesperienza. Non avendo ancora vissuto determinate situazioni non possiamo conoscerne i pericoli e quindi è fisiologico cadere. 

Un ragazzo che guarda ad un uomo adulto vede in lui la saggezza, un esempio da seguire. Quello che il giovane non sa è che la strada che quell'uomo ha percorso è stata piena di errori e dolore ed è proprio in funzione di questo che ora è chi ha davanti. 

Chiunque a questo mondo ha sbagliato, è stato ingannato, ha fatto errori di valutazione sulle altre persone. Nessuno è esente da questo processo di apprendimento. La vita funziona secondo un principio inverso rispetto all'educazione che riceviamo in classe: a scuola prima di spiegano la lezione e poi ti fanno un esame, nella vita invece prima ti viene fatto l'esame e poi ti viene spiegata la lezione. Probabilmente è così che funziona ed ha sempre funzionato l'universo.

La riflessione che ha aperto questo articolo ci è stata ispirata dall'ultimo singolo della band Occurrence intitolato Universe Moves So Fast, un brano elettronico dai toni futuristici che racchiude un messaggio criptico celato da una metafora ambigua.

La primo verso del pezzo che stiamo ascoltando presenta una frase che si ispira ad un detto spagnolo il quale recita: "Piccolo piccione ingenuo, ti sei lasciato fregare". Normalmente questa frase viene usata in concomitanza con gli scherzi che si fanno tra amici il primo Aprile. 

In questo contesto però queste parole assumo un'altra valenza decisamente più profonda. Il sottotesto della canzone si riferisce al senso di perdita e alla paura che ne deriva intesa come il processo naturale di insegnamento che "l'universo" mette in atto nei confronti di qualsiasi essere vivente, senza eccezioni.

Il titolo della canzone è incredibilmente esplicato dalla costruzione stessa del brano. La traccia si apre veloce, d'impatto, con un beat martellante. Gli accordi che ne vanno a costituire il tessuto armonico sembrano però scollegati da esso. Quando appare la voce è come se si aggiungesse un terzo strato semantico alla narrazione. 


La voce sembra non seguire ritmicamente gli accordi che a loro volta risultano non aderenti al beat. Nella nostra interpretazione questo caos controllato rappresenta l'universo che si muove velocemente, secondo le sue leggi (molte delle quali sono a noi sconosciute).

Il suo agire è una cosa che non riusciamo a cogliere quindi in quanto esseri viventi subiamo passivamente quelli che percepiamo come capricci o scherzi del destino. L'universo invece ha regole precise e insegnamenti specifici, siamo noi che non siamo in grado di coglierli.

Non facciamo in tempo ad imparare una lezione che subiamo gli effetti negativi di un'altra a noi ancora sconosciuta. Alla luce di queste considerazioni non possiamo non considerare questo brano alla stregua di un'opera d'arte concettuale che riesce a sintetizzare in poche parole e in due minuti e mezzo scarsi il concetto di ignoto rappresentato dal mistero dell'universo ed il senso stesso della vita.