NINNI Have Fun - (Remastered 2023)

29.04.2023

Camminando per le vie di una città è possibile osservare diversi tipi di individui appartenenti a classi sociali differenti. E' facile riconoscerli. I più benestanti sono vesti bene, guidano auto di grossa cilindrata e non frequentano determinati quartieri, soprattutto quando è buio. I meno fortunati sono vestiti male, trasandati, spesso in sovrappeso perché mangiano cibo economico e hanno un'aria minacciosa. Li vediamo consumare cartoni di vino ai giardinetti o in bar malfamati. 

Questa parte della popolazione, emarginata dai suoi concittadini più abbienti non è che un esempio di come sia sufficiente voltare la testa da un'altra parte per non vedere la sofferenza che ci circonda. Sofferenza a cui si rimane indifferenti perché tutti sono presi dai propri problemi e nessuno ha voglia di aiutare il prossimo. E' proprio perché il mondo è pieno di dolore che la gente cerca di distrarsi e divertirsi, per non pensare.

L'introduzione di questo articolo è ispirata all'ultimo singolo del cantante Luca Caligiuri, in arte Ninni, intitolato Have Fun. La canzone che stiamo esaminando è un brano di musica elettronica sperimentale che si pone, da un punto di vista musicale e di contenuti, a cavallo tra la dance ed l'alternative rock più anticonformista ed evocativo.

L'intero brano si presenta come una metafora sulla vita in questi tempi bui. L'accompagnamento tipicamente EDM viene messo in contrapposizione all'ingannevole titolo. La copertina del singolo è tutt'altro che allegra e non fa pensare assolutamente alle serate in discoteca dei giovani che ballano tutta la notte in allegria e rimorchiano ragazze. 

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Un fungo atomico fa mostra di sé sulla cover gettando un velo inquietante sul messaggio di fondo del brano. Nella nostra interpretazione la discoteca ed il ballo simboleggiano proprio un mezzo per non vedere la sofferenza che c'è nel mondo e a cui non si può porre rimedio.

La gente vuole divertirsi, ma un divertimento amaro quello che si prova. In questa ottica la musica e soprattutto le liriche e la melodia portante assumono un altro aspetto. Anche la struttura stessa della canzone, che si affranca dallo schema strofa-ritornello, suggerisce una chiave di lettura più ostica e profonda. Il pezzo è arrangiato egregiamente ed è possibile percepire un forte disagio di fondo che emerge dal sound e dai suoni scelti che creano un'atmosfera pesante e disperata.

Nella parte finale del brano il cantante ha inserito delle frasi cantate in dialetto napoletano come per voler contestualizzare in maniera più precisa il tutto. Più che un semplice brano di musica elettronica, questo pezzo somiglia molto di più ad un'opera d'arte concettuale che avvicina la traccia alla narrazione surreale di band come i Radiohead di Ok Computer. Che dire davvero un brano notevole!