NICK NOON - A Jejune Affair

25.01.2023

Uno sguardo attento al mondo che ci circonda potrebbe indurci a una serie riflessioni sulla natura dell'essere umano. La nostra società è densamente stratificata, ma esiste un filo conduttore tra le classi sociali che sembra indicare un modello di comportamento subordinato alla nostra innata tendenza al conformismo e all'aggregazione. 

Ognuno vive la propria vita nella certezza di essere un individuo unico, irripetibile e libero, ma in realtà siamo tutti schiavi di un protocollo comportamentale imposto dall'alto che ci rende tutti uguali e che condiziona la nostra vita. Questo accade perché siamo tutti animati dalle medesime esigenze e necessità che ci portano ad un accettazione più o meno consapevole della gabbia in cui siamo costretti. 

Diamo per buona qualsiasi notizia ci venga comunicata dalla TV ed agiamo di conseguenza per conservare quella piccola porzione di benessere che ci siamo guadagnati, per mantenere il nostro status quo.

A Jejune Affair è l'ultima uscita discografica di Nick Noon, un artista di Nashville che con questo Ep di quattro pezzi ci racconta storie d'amore, di perdita di lotta e di contemplazione sociale.

Abbiamo già parlato su queste pagine di Nick Noon a proposito del suo singolo Bring Out The Sunshine che ci aveva colpito per la sua complessa struttura e la ricchezza sonora che lo rendeva un pezzo di grande interesse grazie anche al messaggio veicolato dal testo. Questo brano figura all'interno di questo lavoro in cui i restanti brani costituiscono, nell'economia del disco, la chiusura del cerchio di un discorso sulla natura umana iniziato proprio con la canzone in questione.

Il sound del disco è intenso e corale, sono molti gli strumenti utilizzati e la struttura dei pezzi presenta una complessità che li affranca dalle canzoni usa e getta che scalano facilmente le classifiche. La scrittura di Nick Noon si poggia sul concetto di brano inteso come opera che necessità di un ascolto integrale e attento per poter essere apprezzato in pieno. Le canzoni di questo disco sono più simili al linguaggio del progressive in quanto costituite da diverse sezioni che subiscono un'evoluzione sonora che ne svela lentamente l'essenza.

Il brano che apre questa raccolta e Costumes che parla di come la società sia dominata da concetti premasticati che non siamo in grado di analizzare per cui ci arrabbiamo e ci indigniamo per procura, per sentito dire. Ci è stato detto che è così e noi lo accettiamo senza la possibilità di indagare la veridicità dell'informazione. 

La voce del cantante e bassa e intensa e riesce a colorare con molte sfumature le varie parti che compongono il brano. When Chariot Calls è la seconda traccia di questo Ep che ci cattura col suo tempo spedito in cui come nella canzone che la precede, siamo rapiti dal ricco arrangiamento costituito da archi e orchestrazioni che conferiscono ai pezzi una teatralità maestosa che non lascia indifferenti.


Tutti i brani che compongono questo lavoro presentano dei ritornelli molto orecchiabili che portano i pezzi ad un livello qualitativo molto alto pur rimanendo alla portata di tutti per la chiarezza esplicita delle liriche.

La terza traccia è Bring Out The Sunshine (che abbiamo già analizzato) che affronta il tema della lotta interna all'uomo tra bene e male che implica la discesa nelle tenebre per poter essere vinta.

Questo brano lascia il posto alla canzone che funge da epilogo all'Ep: Grant Me Speed. Questa canzone si ricollega direttamente al concept semantico del brano che lo precede. Il pezzo si presenta come una ballad, lenta ed intensa, caratterizzata da un arrangiamento complesso e ricco che ci ricorda alcune tra le produzioni più impegnative dei Beatles.

Il testo del brano parla della speranza di riuscire a superare il vecchio dolore per avere la possibilità di vivere il futuro con serenità, una richiesta di forza e perseveranza implorata a Dio affinché ci dia i mezzi morali ed emotivi per superare le nostre difficoltà ed i nostri limiti.

Un disco veramente interessante e curato che catturerà l'attenzione di molti.