NASMORE - When It Feels So Fake

16.09.2023

Fin da quando siamo piccoli veniamo cresciuti con la convinzione che l'unico modo giusto per vivere sia seguire tutti i passi che costituiscono la "retta via". Studiare, sposarsi, mettere su famiglia, avere un lavoro prestigioso e tutte le altre fesserie come vestire alla moda, comprarsi un SUV e puntare a far parte della classe sociale egemone.

Hanno costruito intorno a noi un mondo inconsistente fatto di apparenza e falsità in cui in ogni momento dobbiamo restituire un'immagine di noi vincente. In realtà dietro questo trionfo della borghesia si nasconde una substrato fatto di infelicità e miseria che viene mascherato con l'aiuto di ansiolitici o con il consumo di alcool che a stento riescono a rendere sopportabile la fatica e la frustrazione di dover apparire sempre al top.

Le parole che hanno aperto questo articolo sono ispirate all'ultimo singolo di Nasmore, intitolato When It Feels so Fake, un brano che cattura il momento in cui capiamo quanto tutto intorno a noi sia frutto di finzione e in cui capiamo che abbiamo bisogno di connessione con persone vere con cui poter condividere le nostre insicurezze senza far finta che tutto vada alla grande.

Il brano è un grandioso esempio di indie-rock moderno, duro e spigolo con un occhio all'elettronica ed incredibilmente energetico.

Il brano si apre con una breve introduzione di batteria in cui cassa e rullante sembrano voler richiamare la nostra attenzione coi loro potenti colpi. La voce entra in gioco insieme al resto della band che si produce in un ritmo dinamico e cadenzato di grande effetto. Nasmore canta le liriche in modo rabbioso e deciso mentre l'accompagnamento si arricchisce di suoni elaborati elettronicamente che conferiscono al pezzo un'aria moderna e orientata al futuro.

Riscontriamo un contrasto evidente tra i suoni elettronici che emergono con forza ed elementi organici come il suono del legno delle bacchette sbattono tra loro per tenere il tempo nelle pause tra un passaggio e l'altro. Nella nostra interpretazione questo accorgimento sta a simboleggiare la parte sana e genuina che è in ognuno di noi e che non dobbiamo vergognarci di mostrare.

Il sound del pezzo è cupo, martellante e trascinante. Le melodie della voce sono orecchiabili, ma al tempo stesso cariche di un'energia dirompente e incontenibile. L'arrangiamento della traccia è estremamente vario ed elaborato, a cavallo tra chitarre elettriche reali e suggestioni digitali che si fondono insieme per conferire al brano un aspetto volutamente ambiguo in cui le apparenze ingannano l'ascoltatore precipitandolo in una dimensione irreale in cui non saprà distinguere il vero dal falso.

Consigliatissimo!