NASMORE - Welcome To The Hell

16.01.2023

Il concetto di Inferno come lo conosciamo oggi deriva dalla concezione del luogo in cui sono punite le anime dei peccatori secondo le religioni Abramitiche. Nell'immaginario collettivo l'Inferno è un luogo oscuro in cui i demoni torturano gli esseri umani che si sono macchiati di gravi colpe e dove dovranno scontare per l'eternità terribili patimenti tra fiamme e zolfo. 

Dante Alighieri con la sua Divina Commedia ha contribuito ad alimentare l'iconografia di questo luogo, organizzato in gironi in cui si puniscono le persone in base alla gravità delle loro azioni. Più si scende in profondità e maggiore è la punizione, proporzionata alla colpa secondo la regola del contrappasso. Alla fine del percorso c'è Lucifero, l'angelo caduto, colpevole del peccato più grave: il tradimento verso Dio.

Questo luogo di dannazione ha da sempre affascinato il mondo dell'arte, dalla pittura alla letteratura e ovviamente, in tempi contemporanei, registi e band musicali attratti dal fascino del male e dalla sua romantica concezione.

Nasmore è un artista canadese il cui ultimo singolo intitolato Welcome To The Hell parla proprio di questo luogo di perdizione in cui veniamo accolti da demoni decisamente poco inclini al dialogo. Il brano vede la collaborazione di altri due artisti: Neil Taylor e La Strange.

La canzone inizia con una voce malevola maschile che ci dà il benvenuto all'Inferno mentre comincia a mettersi in moto l'ingranaggio del pezzo. Il tempo del brano è lento e cadenzato e l'atmosfera è cupa e minacciosa. Alla voce maschile si aggiunge quella femminile di La Strange, il cui ingresso coincide con la vera partenza del brano. 


La struttura della canzone somiglia ad un brano di un musical horror in cui la componente recitativa ed interpretativa ha un ruolo di maggiore rilievo rispetto alla musica. Synth e batteria elettronica costituiscono il sottobosco del brano e la scelta dei suoni rende il loro sound ustionante come le braci che ardono sotto la cenere, in uno stato di sonno apparente della fiamme pronte a divampare in qualsiasi momento.

Il ritornello accattivante e minaccioso è enfatizzato dalla teatralità delle voci che con la loro potenza creano un infernale amalgama sonora. Verso la metà del brano fa il suo ingresso la chitarra elettrica che con il suo pesante suono stoppato sembra scoperchiare il vaso di pandora contenente tutti i mali del mondo.

La combinazione di suoni elettronici e chitarra Heavy Metal conferisce al brano un suono moderno di grande impatto. Dopo il secondo ritornello c'è un'incursione di chitarra elettrica che si produce in un efficacissimo e tecnico assolo che ci trascina per i capelli alla coda del brano che termina sfumando come la speranza di noi che siamo entrati.