
MYSELFSON - Resistance
Alcuni album musicali sono un viaggio nell'anima dell'ascoltatore, un tuffo nel mare dei suoi pensieri più profondi per ridestarlo dal torpore. Tutte queste caratteristiche le puoi trovare in "Resistance", l'ultimo album dei Myselfson, duo francese elettro-rock composto da Jarl Myselfson alla voce e Frank Nordag alle tastiere e alla chitarra. La loro musica è nota per creare un universo artistico dark e trascinante.
L'album debutta con "Prèlude", un decollo morbido verso il viaggio musicale di 12 brani. È una melodia bellissima che cattura l'ascoltatore e lo trascina in un'atmosfera piuttosto inattesa da chi fa principalmente elettro-rock. Un brano di pura beatitudine, dove il pianoforte con le sue note soffuse racconta l'inizio di una storia.
"Rain and Pain" compare due volte nell'album: la versione club di Sasha Mate e la versione estesa di Waiting For Words. La prima è un'interpretazione elettronica, mentre la seconda versione è più lenta e più complessa. Il terzo brano è "Resistance" e dà anche il nome all'intero album, una straordinaria opera di creatività. Il testo, fortemente motivante, agisce come un siero della verità. L'alternanza di ritmi, i cambi di tono e gli stili vocali rendono questo brano realmente illuminante.
L'atmosfera si fa cupa, quasi inquietante in "Every Night Is a Fight", per poi diventare più delicata ed emotiva con "To Love Again", una vera ballata elettronica dove gli elementi elettronici si fondono perfettamente con il basso e la batteria. Il testo racconta come è possibile amare ancora dopo aver sofferto tanto, lasciando intravedere una luce alla fine del tunnel. "By Your Side" è una canzone introspettiva, si immerge nella vita reale pulsante e scava in profondità nell'animo dell'ascoltatore.
La settima tappa del viaggio è "Das Ist Unsere Welt", vale a dire "Questo è il Nostro Mondo". La voce di Jarl è pesante e passionale, e sembra fare quasi da monito per l'ascoltatore. Il tono si fa nuovamente introspettivo e interrogativo in "I'm Your Man", dopodiché arriva la canzone più calda e avvolgente dell'album: "Home, Sweet Home". L'elettronica si fa quasi da parte per lasciare spazio ad un sound più pop. Spicca ancora di più la voce di Jarl, in quanto la canzone è cantata in inglese ma con l'accento francese che aggiunge ulteriore calore, evocando immagini d'amore, di luce e di speranza.
La decima canzone è "Looking For Your Eyes", dove l'atmosfera si fa pesante a causa dei ritmi serrati della canzone. L'eco finale che svanisce tra le pieghe dell'album è "Freeman", fatta di suoni, versi, rumori che svelano una storia ancora tutta da raccontare e, soprattutto, da vivere.