MUMBO - Sky Is Blue

22.03.2023

Immaginiamo di passeggiare su un enorme prato in una fresca giornata di primavera. Una leggera brezza accarezza i fili d'erba che si muovo leggermente sollecitati da quel venticello che li fa piegare dolcemente. Il sole è caldo e sembra volerci avvisare che la bella stagione è ormai alle porte.

Guardiamo in alto e vediamo il cielo che si presenta di un blu intenso, sgombro da qualsiasi nuvola. Sentiamo gli uccellini cantare tra gli alberi e ci sentiamo insolitamente sereni, quasi felici. In mezzo a questa natura così brillante vorremo poter non tornare più al lavoro e alle preoccupazioni che tengono in ostaggio la nostra vitalità. Più guardiamo il cielo e più avremmo voglia di un nuovo inizio che ci porti via dal grigiore usuale delle nostre giornate.

L'introduzione di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo della band Mumbo intitolato Sky Is Blue, un brano sognante dotato di una strana e contagiosa energia.

I Mumbo sono un trio di musicisti che incorporano nel loro sound una vasta gamma di influenze diverse che spaziano dal rock, all'indie-pop passando per il jazz ed il blues. Con questa ultima uscita la band ci consegna un brano assolutamente affascinante che sembra essere un invito ad abbandonare quello che ci intristisce per abbracciare la vita e la libertà mentale.

Il brano comincia con un semplice accordo di chitarra che viene lasciato a risuonare mentre la leva del vibrato ne stravolge leggermente l'intonazione. La voce della cantante appare subito dopo con il suo consueto timbro suadente che sembra sedurci con il suo tono soffice e velato. 

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Il suono del brano ci fa pensare ad una band surf in preda ad un trip lisergico che sembra dilatare all'infinito i suoni ed il tempo della traccia. Se chiudiamo gli occhi abbiamo l'impressione di trovarci al centro di un rito di iniziazione hippie dove, in seguito all'assunzione di una misteriosa droga, scopriamo il mistero della vita e lo scopo della nostra esistenza.

La canzone parla della condizione umana ed esprime il desiderio di fuga da tutto quello che di brutto c'è nel mondo. Per una strana risposta sensoriale il nostro cervello è convinto di riuscire a vedere e di poter toccare il suono ondulato della chitarra che sembra avvicinarsi a noi ad ogni pennata.

La linea vocale continua le sue modulazioni mentre abbiamo la sensazione che tutto intorno a noi stia ruotando e i nostri movimenti appaiono dolcemente rallentati. Su queste strane e vibranti sensazioni iniziamo a girare su noi stessi desiderando di librarci in quel cielo blu che reclama a gran voce il nostro nome.