MORTAL PROPHETS - Born Under A Bad Sign

22.07.2023

Quando un artista decide di registrare un brano composto da un altro musicista è spesso mosso da diverse motivazioni. Solitamente questa operazione palesa da un lato l'apprezzamento dell'artista per il lavoro del collega e dall'altro mette in mostra una manifesta volontà di cimentarsi con un brano che in qualche modo è stato particolarmente significativo nella sua vita. 

Ci sono due diversi modi di affrontare una cover: si può scegliere di eseguirne una versione molto fedele o decidere di stravolgerne la struttura mettendo molto del proprio stile per renderla il più personale possibile. In molti casi nella storia del rock, la versione rivisitata ha ottenuto più successo della sua forma originale al punto che molte persone nel mondo apprezzano brani che non sanno essere cover.


Il progetto musicale di John Beckmann chiamato Mortal Prophets ha rilasciato un nuovo singolo: Born Under A Bad Sign, cover del pezzo omonimo di Albert King datato 1967. Questo brano è stato spesso rivisitato nelle decadi, di cui ricordiamo le sue versioni più illustri ad opera di musicisti come Cream o Jimi Hendrix, che ne esaltavano lo spirito blues originale attraverso la loro personale reinterpretazione. Il singolo di cui stiamo parlando anticipa l'uscita dell'album Dealey Plaza Blues che sarà rilasciato il prossimo 28 Luglio.

Quella dei Mortal Prophets è una versione assolutamente personale che trasforma radicalmente la struttura ed il mood dell'originale in funzione dello stile di John Beckmann. Questa nuova veste del brano è oscura e onirica, dilatata nel tempo e nella narrazione. Il testo è lo stesso, ma questa nuova ambientazione ne sposta il significato verso lidi più arcani e misteriosi.

Il tema di pianoforte iniziale ci porta in un luogo della mente popolato da ricordi, simile ad un profondo stato di sonno in cui il nostro cervello inizia ad elaborare le informazioni acquisite durante il giorno. La voce baritonale del cantante interpreta in modo profondo e partecipato le liriche.

L'arrangiamento del brano è frammentato. Nell'ambiente rarefatto creato dai synth si inseriscono ad intermittenza elementi come percussioni dal suono rimbombante. Nel corso del brano assistiamo anche ad incursioni di altri strumenti e suoni che intervengono come a voler ostacolarne l'ascolto, agendo proprio come se volessero preservarci da una verità sconvolgente.

Il brano ci appare quindi come un flusso sonoro mentale disturbato da ricordi distorti che sfocano immagini antiche di cui non abbiamo più memoria. Il sound di questo brano ci ricorda alcune colonne sonore dei film di Tim Burton con le quali condivide un'atmosfera sognante e surreale.

Questa nuova versione di Born Under A Bad Sign si configura quindi ai nostri occhi come un viaggio della mente nel nostro passato, simile ad un esame di coscienza fatto sul letto di morte in cui tiriamo le somme sulla nostra vita. In poche parole meraviglioso.