MOON AND ARIES - Traffic

12.09.2023

Ci sono dei giorni in cui la nostra vita ci appare come un susseguirsi insensato di azioni che si perpetuano sempre uguali. Ci sentiamo intrappolati in quella routine spersonalizzante che è diventata il nostro copione di vita. Non è sempre stato così. Ci ritroviamo a pensare a tutte le follie che abbiamo compiuto quando eravamo giovani e ci sembra impossibile credere che questa sia diventata la nostra vita.

Così un po' per noia e un po' per evadere dagli schemi facciamo come quando eravamo piccolo e fingiamo di essere pericolosi criminali ricercati dalla polizia che si gettano nel traffico per sfuggire alla loro cattura. Guardiamo le macchine nello specchietto retrovisore e immaginiamo che stiano per raggiungerci e che dobbiamo trovare il modo di seminarle. Per un attimo ci sentiamo stupidi, ma sulla nostra faccia è comparso un'espressione che non assumevamo da tempo: un sorriso!

Il desiderio di fuga dalla routine quotidiana e la voglia di avventura per sfuggire dagli aspetti banali della vita sono l'argomento trattato nell'ultimo singolo di Moon And Aries intitolato Traffic. In questo affascinante brano dai toni jazz il duo artistico ci consegna un pezzo coinvolgente e fantasioso che funge da valvola di sfogo per le nostre coscienze intrappolate nella noiosa ritualità di chi ha smesso di sognare.

Traffic è una canzone sinuosa e sensuale, animata da un ritmo coinvolgente che si ispira al R&B degli anni '90 con contaminazioni jazz e funk.

Il brano inizia con un interessantissimo giro di basso che attira la nostra attenzione con il suo incedere ritmato ed il suo groove cadenzato. Un tema di sax interviene su queste note cerando un'atmosfera che rievoca i film crime degli anni '80. La voce seducente di Moon fa il suo ingresso in concomitanza con l'entrata della batteria che si produce in ritmo sicuro e incalzante.

Il testo racconta di una storia immaginaria in cui il protagonista apprende dalla televisione di essere il principale sospettato di un crimine. Quella notizia lo induce alla fuga e così sale in auto per scongiurare la sua cattura. La linea melodica della voce si sposa a meraviglia con il tessuto musicale del brano con cui intreccia un dialogo fatto di rimandi e richiami che rimbalzano nell'ambiente.

Mano a mano che ci addentriamo nell'ascolto del brano siamo colpiti dalla produzione della traccia che aggiorna con sonorità moderne le sfumature e le suggestioni tipiche di quel sound retrò omaggiato nella canzone. La seconda metà del brano sfocia in un ostinato melodico che ci porta alla coda del brano in cui viene ripetuto a oltranza il coinvolgente ritornello.

Il testo della canzone nasconde in realtà la metafora di come affrontiamo la nostra vita e di come ci comportiamo di fronte agli ostacoli e ai pericoli: a volte scappando e altre volte tenendo testa alle difficoltà.

Ascolto obbligato per gli amanti dello smooth jazz d'annata!