MIRA STHIRA - Weird Girl

22.11.2022

Per un musicista, la sua arte è quello che ha di più caro. Chi è dedito a questa passione sa quale potrebbe essere il profondo senso di smarrimento e disperazione che la perdita della possibilità di esercitarla porterebbe nella propria vita: la mancanza assoluta di uno scopo e la voglia di scomparire dalla faccia della terra. Una dolorosissima frustrazione che può gettare un individuo, privato del proprio dono, in un inferno in terra. 

Sono diversi i musicisti che hanno provato questo sentimento. Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, al suo ultimo giorno di lavoro in fabbrica prima di dedicarsi completamente alla musica subisce, in un incidente, l'amputazione di due falangi della mano che usa sulla tastiera della sua sei corde. Dopo un orribile periodo di depressione si rialza costruendosi delle protesi per le dita mutilate tornando in pista e dando vita ad un genere musicale completamente nuovo. 

Iommi fu ispirato a proseguire dalla storia di Django Reinhart, chitarrista degli anni '30 che continuò a suonare la chitarra nonostante un incendio avesse distrutto due dita della sua mano sinistra rendendole paralizzate. Nonostante la menomazione divenne uno dei chitarristi più virtuosi di sempre suonando soltanto con due dita.

Mira Sthira è un'artista molto dotata che alla musica accosta anche un impegno ambientalista che definisce la sua personalità e che fa luce sulla natura della sua sensibilità artistica. Purtroppo anche lei ha conosciuto la fatalità di un destino avverso che invece di atterrarla l'ha resa più forte. Una forma di artrite degenerativa la costringe infatti ad abbandonare la chitarra, ma lei non si fa fermare da questo crudele scherzo del fato, continua a scrivere musica, ma soprattutto a cantare. Rinasce dalle sue ceneri trasformando la sua passione in una lotta attraverso l'alchimia della musica.


Il suo ultimo singolo si chiama Weird Girl, un brano electronic dance-pop che nasconde neanche troppo velatamente una vena autobiografica. Weird, strano, bizzarro. Il brano parla di questa condizione che è tipica di ogni musicista o artista che in quanto tale è distante anni luce dal sentire comune e risulta sempre strano, un alieno che non sarà mai capito completamente.

La canzone ha un andamento incalzante e sicuro in cui però tutti gli strumenti, anche se perfettamente in linea col mood del brano, hanno una funzione esclusivamente di accompagnamento. Tutta la canzone infatti ha la sua colonna portante nelle liriche e nel lungo testo che riempie il brano lasciando poco spazio alle divagazioni strumentali.

Il testo, interpretato dalla sua versatile voce illustra con toni incantevoli questo sentimento di estraniazione passiva dovuta all' essere considerati diversi. Essere fuori posto, sentirsi fuori luogo o comunque non rispecchiare le aspettative del prossimo che guarda e giudica ci fa sentire costantemente osservati. 

Un sentimento questo che però non scoraggia e che se in parte è deprecato, in parte, invece viene abbracciato ed accolto perché in fondo sentirsi diversi e strani conferisce, ad analizzarlo bene, un senso di unicità che ci definisce e consola facendoci sentire comunque speciali.