
MICHAEL GOLDBERG -Dorian's Dance (Midnight Metal Remix)
"Impossible is nothing" è una frase attribuita al celebre pugile Muhammad Alì, poi diventata lo slogan per una campagna pubblicitaria di Adidas. In effetti ci sono tante cose che, un tempo, ci apparivano impossibili. Nel Medioevo sembrava impossibile volare, alla fine dell'800 era pura utopia solo pensare di arrivare sulla Luna e negli anni '90 nessuno avrebbe mai scommesso che un giorno l'Intelligenza Artificiale avrebbe potuto scrivere al posto nostro.
Ampliando questo concetto in ambito musicale, accostare due generi diametralmente opposti come il goth rock e l'orchestrale sembra assolutamente impossibile. Ma evidentemente la parola impossibile non esiste nel vocabolario di Michael Goldberg, straordinario artista eclettico e trasformista che ha fuso questi due mondi nella sua memorabile "Dorian's Dance", il remix di "Midnight Metal".
Questa canzone offre una fusione meditabonda di motivi classici ed energia goth rock, tra chitarre, violini, pianoforti e batteria che creano un sound follemente creativo, inquietante e semplicemente geniale.
Tanti gli artisti di alto livello hanno contribuito alla realizzazione di questo brano potente e disturbante, che "fa tremare le vene e i polsi". Il tema del pianoforte si trasforma in un paesaggio sonoro metal, sostenuto dalle sezioni ritmiche di Rich Gray (chitarra/basso) e Fabio Alessandrini (batteria, dagli Annihilator), che hanno aggiunto energia senza togliere melodia al brano.
Per la precisione, Rich ha ripreso una versione orchestrale di "Dorian's Dance", precedentemente realizzata, mappando i passaggi in tempi dispari e ancorando il ritmo prima con le chitarre e poi con il basso. Fabio, invece, ha aggiunto le percussioni necessarie per dare slancio e tensione.
Gran merito va anche al co-compositore Misha Stefanuk, il cui contributo ha plasmato la struttura armonica. Il violino di Peter Voronov taglia le alte frequenze come una lama, dipingendo un paesaggio sonoro sinistro e inquietante.
La canzone si apre con un pianoforte che non cerca tenerezza, ma prova subito a stabilire una connessione minacciosa con l'ascoltatore. Poi subentra una chitarra elettrica penetrante, chiara anche se spigolosa, che rappresenta un faro alla fine di un tunnel. Successivamente irrompono chitarre baritonali e una batteria potente dal ritmo serrato, che incalza sempre di più pur lasciando respirare la melodia.
"Dorian's Dance" si presenta oscura, melodica, serrata, rievocando un po' la figura terrificante della Maschera della Morte Rossa di Edgar Allan Poe. Il tempo, l'inevitabilità della morte e le fasi della vita sono i temi del racconto, ma in questo caso "Dorian's Dance" non ha parole: è pura esibizione musicale, che lascia a ciascuno la libertà di immaginare la propria storia, volando sulle ali misteriose e fantastiche della musica.