ME & MELANCHOLY - Under the cover of darkness

18.10.2023

Così come nel regno animale esistono specie notturne e diurne, anche per quello che riguarda le persone ci sono individui che possono rientrare in queste due distinte categorie. C'è chi per sua natura si alza presto ed esprime il massimo delle proprie potenzialità proprio nelle prime ore del giorno e chi invece diventa sveglio e reattivo nelle ore successive al crepuscolo.

Chi appartiene alla seconda categoria è tendenzialmente una persona che lavora bene in solitudine e col favore del silenzio notturno che lo tiene lontano dalle distrazioni e da quella socialità chiassosa e dispersiva che inficia la sua creatività. La notte è un momento magico in cui mentre tutto il mondo dorme prendono vita intuizioni e idee.

Il secondo album del progetto musicale Me & Melancholy si intitola Under The Cover Of Darkness ed è un opera che si ispira alla quella vita notturna fatta di solitudine, oscurità e a quel senso di consolante irrequietezza che avvolge il mondo dal tramonto all'alba. Il disco conta quattordici brani di musica tributaria della synth wave e dell'electro-pop che hanno visto negli anni '80 la loro massima diffusione.

Me & Melancholy è il moniker dietro cui si cela la mente di Peter Ehrling che si occupa di tutti gli aspetti relativi alla realizzazione del disco, dalla scrittura alla produzione. L'album si configura come un'introspettiva esplorazione dell'oscurità che ci trascina in una dimensione misteriosa da indagare rigorosamente da soli.

Dalla traccia iniziale Just A Dream siamo immersi in ritmi elettronici e synth scintillanti che ci introducono senza indugio in un sentiero inquietante e seducente. Le note del brano si riversano gradualmente nella seconda canzone, We Are The People Of The Night che si presenta come la continuazione ideale della traccia precedente. Le melodie si intrecciano ai beat della batteria alimentando quella sensazione di alienazione che aleggia nell'album.

Con So Alone continua il nostro viaggio che assume una piega malinconica e ondeggiante che viene mantenuta anche nella successiva You Can't Stop It Now. Il suono dell'album è freddo e asettico, ma riesce a infondere un senso di confortante calore interiore. Remeber Me In Color vede l'inserimento di una chitarra acustica tra le trame elettroniche che conferisce al brano un aspetto più organico ed umano, come a ricordarci della nostra natura mortale.

Con Touch You scendiamo ancora un po' più in profondità in quella oscurità che ci chiama a sé con così tanta veemenza. Isolation si sviluppa su sonorità apparentemente più allegre pur mantenendo un'inquietudine di fondo persistente che trova nella successiva Never Give Up la sua estensione concettuale.

I Have Seen Evil prosegue la sua narrazione esplorativa di una realtà distante e ostica. In One Of These Days abbiamo un'incursione nell'elettro-pop con melodie e cori più accessibili che diventano la seconda faccia della medaglia dell'album insieme alla successiva Sometimes che presenta le stesse caratteristiche ariose. E' come se un raggio di luce avesse fatto breccia tra la solitudine delle mura domestiche.

Never Saw It Coming ci riporta alla nera contemplazione del nostro buio interiore con toni inquietanti e psichedelici. Hypnotize presenta melodie frammentate che vengono disseminate su un tracciato ritmico scoppiettante e coinvolgente. Il brano che chiude questo itinerario di perdizione è Not Even You Can Get Under My Skin che ci conduce fuori dal tunnel dove riusciamo a scorgere le prime luci dell'alba che ci avvertono che la notte è finita e possiamo andare a dormire.

Un album strepitoso che si muove sinuoso tra la luce e le ombre della nostra mente.