MAXIMILIAN WENTZ - Mare

21.02.2023

Negli anni '80 un adolescente poteva uscire di casa con gli amici e recarsi nella sala giochi del quartiere per trascorrere un pomeriggio a sfidarsi ai videogames più in voga in quel periodo. Con una banconota da mille lire si ottenevano cinque monete da duecento lire che corrispondevano a cinque appassionate partite. 

Tra "picchiaduro", platform games a scorrimento, simulazioni di guida su piste da rally e partite di calcio la scelta era davvero vasta e non c'era che l'imbarazzo della scelta. Molto spesso i videogiochi erano ispirati a film di successo, ma capitava anche che venissero prodotte pellicole che volevano replicare sul grande schermo le avventure digitali dei cabinati più popolari. I tempi sono cambiati purtroppo, ma i videogames continuano ancora oggi ad essere protagonisti di film e dischi di musica rock.

Mare è il disco di debutto di Maximilian Wentz ed è un album che si ispira alla serie di videogiochi di avventura e horror Little Nightmares. Maximilian Wentz è un musicista, polistrumentista, cantante e autore americano con radici tedesche e latine che in questo esaltante disco si è occupato personalmente di tutti gli aspetti di questa release: dalla scrittura dei brani, alla loro registrazione (ha suonato tutti gli strumenti) fino alla produzione.

L'area di competenza di questo disco è un rock/metal con influenze latine di grande impatto in cui l'artista dimostra la sua completa preparazione ed il suo personale stile composto da vibranti parti di luce e zone oscure e profonde come l'inferno. Il linguaggio musicale a cui viene attinto in questo album è estremamente vario. 

Già dalla prima traccia intitolata The Sixth possiamo apprezzare una ricca miscela di diversi stili combinati insieme. Un'introduzione acustica dal sapore pop viene velocemente smentita da uno sviluppo che si orienta a sonorità decisamente più heavy. Centerpiece, il secondo brano, ci assale subito con ritmiche più cupe enfatizzate dall'uso dello scream che viene alternato ad un cantato più melodico ed orecchiabile con un risultato davvero convincente.

La saga continua con Your Silhouette che si muove su un terreno dal sapore gothic in cui assistiamo ad inserti acustici e a sfuriate power death. The Hunter è una power ballad trascinante e oscura. I molti stili vocali contenuti nel disco rappresentano i vari personaggi che fanno il loro ingresso nella narrazione di questo concept. 

In Teacher per esempio ci troviamo al cospetto di un pezzo che inizia con una furia e un'aggressività prossima al black metal, con tutto il carico di malvagità e ferocia che caratterizza quel genere. La traccia cambia rotta nel corso del pezzo e si arricchisce di una controparte che canta con la voce pulita e che sembra scontrarsi con il suo antagonista. 

Hospital è un brano con un andamento più lento e descrittivo che contiene a sua volta quegli elementi emotivi di lotta e di scontro rappresentati dai toni pesanti ed aggressivi che intermezzano la narrazione.

Se anche The Future si muove in contesto goticheggiante, in World Signal ci troviamo davanti ad un episodio più vicino al metal moderno in cui la vocalità del cantante si esprime su melodie orecchiabili, ma anche accattivanti. Il nono brano è Fallen, una canzone cupa che ci ricorda le atmosfere malsane e disperate dei Katatonia di Viva Emptyness. 


Il brano che porta a conclusione l'album è la monumentale Thin. La traccia si apre con un arpeggio minimale in stile Nu Metal ed è caratterizzata da un cantato che si aggira a su tonalità basse e creepy. Anche in questo episodio la voce in growl interviene a contrastare quello che è il fulcro melodico del cantato.

A metà canzone c'è una variazione che orienta il brano su un tempo groove rallentato, pesante come un macigno in cui assistiamo ad un'ulteriore timbro vocale costituito dalla linea cantata in scream sovrapposta a quella in growl, con un procedimento estetico che ci fa tornare in mente i Deicide.

Quest'ultima traccia potrebbe essere definita quasi prog death e si configura come il brano più articolato del disco.

Questo disco di debutto ci ha convinto in pieno sia per la scrittura che per la straordinaria interpretazione del suo autore. Straconsigliato a tutti gli appassionati di Heavy Metal!