MATYASCORVINUS - Across The Acheron
Secondo la mitologia greca l'Acheronte sarebbe un ramo del fiume Stige che scorre nel mondo sotterraneo dell'oltretomba e attraverso il quale Caronte traghettava nell'Ade le anime dei morti. L'Acheronte è noto anche come il fiume del dolore.
Il Dio Zeus aveva infatti trasformato Acheronte, figlio di Elio e di Gea, in un fiume di acque amare come punizione per aver dissetato i Titani che si erano ribellati al volere divino cercando di scalare l'Olimpo.
In psicologia l'espressione passare l'Acheronte serve ad indicare una persona che ha attraversato una depressione durante la quale ha fantasticato di consultare i propri morti per scoprire se vale la pena di essere defunti.
L'introduzione di questo articolo si è resa necessaria per descrivere la genesi ed il concetto alla base dell'ultimo album di Matyascorvinus intitolato Across The Acheron. Il disco è stato realizzato dopo un periodo durato mesi di grande stress e stanchezza del suo autore. Le sei canzoni strumentali che compongono l'album posso essere viste come parte integrante del suo processo di guarigione.
Il titolo dell'album fa riferimento alla condizione di malessere che ha affrontato Matyas nei mesi precedenti alla pubblicazione e rappresenta un viaggio di crescita sia musicale che personale.
Se da un punto di vista simbolico le canzoni dell'album testimoniano il superamento della crisi del suo autore, dall'altro sappiamo essere ispirate ad un'esperienza personale realmente accaduta. Durante un viaggio esplorativo in Antartide molto difficile, l'intero equipaggio è rimasto bloccato nel ghiaccio per tredici mesi.
Across The Acheron è quindi anche il racconto dei sentimenti e delle emozioni provate durante quella spaventosa esperienza. Da un punto di vista delle atmosfere evocate le sei tracce descrivono la luminosa oscurità dei ghiacci ed una persistente sensazione di freddo che entra in profondità, fino all'anima.
Le melodie scolpite dalla chitarra esprimono però anche speranza e determinazione, stanchezza e gioia. L'album è organizzato come un reportage di viaggio in cui ogni canzone è un capitolo che descrive un particolare momento dell'avventura.
La musica accompagna in modo assolutamente realistico le emozioni provate durante quell'itinerario, dallo sconforto e paura iniziale di Across The Acheron alla felicità del ritorno a casa di The Homecoming. I fantastici arpeggi di chitarra e le complesse trame tracciate ci accompagnano per tutto l'album, fatta eccezione per la traccia conclusiva che viene eseguita dal pianoforte e dalle tastiere, come a sottolineare la fine dell'avventura ed il ritorno alla vita.
Un album intenso e profondo che è manifestazione di perseveranza e resilienza.