MADAME NEPTUNE - The Banshee

04.04.2023

C'è un'atmosfera strana nel bosco questa sera. Una fitta nebbia comincia a salire durante il crepuscolo avvolgendo gli alberi e rendendo quasi impossibile vedere cosa si muove tra la vegetazione. Camminando a stento tra alberi e cespugli annaspiamo nel tentativo di ritrovare la strada che porta a casa. 

Avvertiamo una presenza che sembra avvicinarsi a noi girandoci intorno. Non sappiamo di cosa si tratti, ma abbiamo la sensazione che qualunque cosa sia non ha intenzioni benevole. Il nostro cuore comincia a battere più forte e siamo tentati di scappare correndo tra quegli alberi che appaiono ancora più minacciosi con i loro rami scheletrici che sembrano pronti a ghermirci. 

All'improvviso sentiamo un urlo straziante che ci fa tornare in mente tutte le cose brutte che abbiamo compiuto nella nostra vita. Il senso di colpa ci attanaglia.
Ora ci è chiaro, è la morte che ci sta inseguendo per reclamare la nostra anima ed è troppo tardi per rimediare ai nostri errori.

La breve storia in apertura di questo articolo ci è stata ispirata dall'ascolto dell'ultimo singolo di Madame Neptune intitolato Banshee, un affascinante brano rock-metal dal sapore mistico ed arcano. I Madame Neptune sono un duo tedesco dedito ad un'interessante miscela di gothic, rock ed heavy metal.

Nel folklore della tradizione irlandese il Banshee è uno spirito femminile che annuncia la morte di un membro della famiglia e che si manifesta urlando e lamentandosi.

Il brano inizia con un riff di chitarra dal sapore ambiguo su cui viene eseguito un tema spettrale che si insinua velenoso nelle orecchie dell'ascoltatore. La suadente voce della cantante comincia a recitare i primi versi con un timbro dolce e fatato. Il brano assume rapidamente un ritmo più sostenuto in cui emerge il retaggio metal della band. Nel ritornello viene aggiunto al sound un organo dal suono vintage che enfatizza ulteriormente la tensione emotiva costruita dalla dinamica trama del pezzo.

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La seconda strofa appare accresciuta in termini di dinamica grazie alla chitarra elettrica che accompagna in palm muting l'incalzante ritmica. La struttura del pezzo è molto fantasiosa e viene arricchita da molte sezioni strumentali dal sapore progressive e psichedelico che colorano in modo sinistro la già oppressiva atmosfera del brano. I rallentamenti e le variazioni tra un episodio e l'altro del brano contribuiscono ad alimentare il clima inquieto e da incubo della canzone, che continua la sua marcia allucinata e disperata per la salvezza.

Ci sentiamo assolutamente rapiti dal trascinante sound di questa band che, mescolando sapientemente elementi retrò ed accorgimenti di stampo più moderni, riescono a creare un impasto sonoro irresistibile ed affascinante in grado di gettare l'ascoltatore nell'immaginario iconografico cupo ed inquietante del duo germanico. Consigliato vivamente a chiunque ami il rock-metal di stampo mistico.