LUNA'S DARK SECRET - I'm Alright

18.09.2025

Dopo una delusione d'amore veniamo travolti da un fiume di emozioni, che comprendono rabbia, frustrazione, tristezza ma anche voglia di rivalsa e di rinascita. Tutte queste sensazioni sono state racchiuse dai Luna's Dark Secret in "I'm Alright", un'esplosione di energia dall'animo rock che deflagra tra le emozioni umane.

Prima di esplorare la canzone dal punto di vista narrativo e musicale, conosciamo meglio i tre ragazzi scatenati dei Luna's Dark Secret, un trio di musicisti della Generazione X con sede a Melbourne, in Australia, che suonano musica hard rock e alternative rock. In precedenza avevano suonato in altri gruppi, ma poi hanno deciso di formare una band tutta loro, accomunati da un'immediata connessione creativa.

Le prestazioni ad alta energia sono plasmate dalla loro comune passione per l'heavy metal, il classic rock e l'alternative rock. Traggono ispirazione da leggende come Iron Maiden, AC/DC, Foo Fighters e Red Hot Chili Peppers, che insomma qualcosina di buono l'hanno fatto nel campo della musica!

"I'm Alright" è il secondo brano pubblicato dopo l'uscita del loro album di debutto omonimo, che incarna appieno la nostalgia della musica rock degli anni '90, con riff audaci e percussioni incisive. Le sonorità spaziano dall'alt-rock anni '90 fino al più spavaldo garage rock.

L'introduzione strumentale del brano, che dura quasi 45 secondi, trasmette quelle vibrazioni tipiche da garage rock e imposta subito il tono. Ogni accordo avanza con urgenza e crea un suono che risuona e rimbomba nelle orecchie come qualcosa di liberatorio. Sempre nell'intro, al mix si aggiungono gli audaci riff di chitarra che aiutano l'ascoltatore a immergersi subito nel mondo dei Luna's Dark Secret.

Il brano celebra il ritrovamento della forza interiore dopo una forte delusione amorosa. Ascoltando la musica, intrisa di rock nudo e crudo, a prevalere sembra essere il sentimento della rabbia. Eppure sentendo bene le parole, si percepisce come il dolore si trasformi in una sfida. Il verso: "Pensavo di essere perfetto, poi hai deciso di disertare, il mondo è crollato e il fumo si è alzato sopra" dipinge la sensazione di collasso emotivo. Però poi il ritornello: "Sto bene ora che te ne sei andata" brucia di grinta, con un'interpretazione che è al tempo stesso amara e liberatoria.

La narrazione ricorda un po' la storia dell'araba fenice, che rinasce sempre dalle sue stesse ceneri dopo essere stata distrutta. L'intensità del ritornello invita a chiudere gli occhi, cantare a squarciagola e abbandonarsi al ritmo, mentre le variazioni melodiche trasportano gli ascoltatori attraverso emozioni mutevoli.

Infine le urla finali e la dissolvenza creano un senso di vertigine che suggella l'impatto fortissimo della canzone, lasciando dietro di sé una scia di rock fiammante dopo che è risuonata l'ultima nota.