
LUDWIG JONSSON - No Angel Is Watching
La paura più grande di tutte è universalmente riconosciuta come quella del fallimento. E, iperbole per iperbole, non c'è più grande maestro se non il fallimento stesso. Se guardiamo infatti alla vita con uno sguardo introspettivo, noteremo come spesso i percorsi più appaganti siano in realtà costellati da sfilze di battaglie perse fino all'improvvisa realizzazione di obiettivi ben più grandi di quelli sperati.
Abbracciando questa filosofia, i limiti non sono altro che barriere auto-imposte e tutti i presupposti per poter continuare a sognare sono in linea per accompagnarci verso giorni sempre più liberi dal timore di non potercela fare.
Di tutto questo e, sinceramente, con tanto carisma in più, ce ne parla No Angel is Watching di Ludwig Jonsson, un giovane musicista svedese che si lancia nel suo percorso da solista con un brano che unisce la grinta del rock moderno a un'intensità personale non indifferente.
Il messaggio di questa canzone è un invito a rimettersi in piedi quando le cose sembrano non andare nel verso giusto. Tutti abbiamo attraversato una situazione simile, e anche molteplici volte, fa parte della vita.
"Lost the fight but there's another one", recita il testo della canzone, riflettendo tutta la forza che l'autore trasmette con le sue parole. Capiterà di perdere battaglie, ma siamo solo noi a decidere se perdere la guerra arrendendoci, ecco perché il ritornello ci ricorda che nessun angelo ci sta osservando e probabilmente non riceveremo aiuto se non dal nostro spirito interiore.
Un incoraggiamento vestito da una sonorità e una voce altrettanto potente, che si farà strada nel panorama del rock contemporaneo.