LETHIA'S NATORIUM - Sorry No Longer Cuts It
Le relazioni tossiche e abusanti sono purtroppo una triste realtà con cui molte persone convivono. Avere a che fare, ad esempio, con un narcisista patologico (o una) può letteralmente ridurre a brandelli e piccoli frammenti la nostra integrità mentale, la nostra autostima, la percezione delle nostre possibilità e potenzialità e il valore che ci attribuiamo. Quando capiamo che la situazione è questa, tagliare è l'unica soluzione possibile. Se non taglieremo noi, saremo noi a essere tagliuzzati ancora e ancora nella nostra anima.
"Sorry No Longer Cuts It" dei Lethia's Natorium è un inno esuberante che spinge a potenziare i suoni rock per porre fine alle relazioni con chiunque abbia risucchiato la nostra vita. Il progetto londinese Lethia's Natorium nasce da un'idea della cantautrice Pena Hughes-John, insieme ad altri musicisti d'élite che cambiano da una canzone all'altra. Sinfonica, progressive, goth, punk, rock...è il gruppo di parole che può descrivere accuratamente lo stile musicale dei Lethia's Natorium.
Pena Hughes-John non è decisamente vincolata dallo stile o dai generi: anzi, abbatte e trascende i generi, crea una fusione mentre questi si riversano fuori dai loro contenitori uno dentro l'altro. Questo stile musicale assolutamente bellissimo ci conduce in un viaggio confuso attraverso i labirinti del Lethia's Natorium. Ma non abbiamo nessuna intenzione di trovare la via d'uscita.
"Sorry No Longer Cuts It" è l'ultima uscita dei Lethia's Natorium, porta con sé la musicalità organica e l'attitudine potente della band. In un modo sincero, vulnerabile ma potente, il singolo racconta la storia di qualcuno che accettava di essere maltrattato in una relazione tossica con un partner manipolatore che (come spesso accade nella realtà) è un personaggio narcisista. Alla fine il/la protagonista della vicenda agisce e vede chiaramente e finalmente la differenza tra la realtà e bugie.
Ronzio soul e riff delicati aprono la canzone. Pena Hughes-John offre una performance talmente toccante e onesta con la sua voce melodiosa e costante, ha un tono triste mescolato con un timbro trionfante e questa contrapposizione è celestiale. I musicisti che hanno aggiunto profondità alla produzione sono Josh Elliott (basso, chitarra e tastiere), Peter Voronov (violino e viole) e Karl Thompson (batteria).
Sebbene ognuno abbia suonato e registrato individualmente, la produzione finale ha uno spirito solido con tutti gli elementi sincronizzati e armonizzati e con l'atmosfera di un atto dal vivo appassionato. Il tempo lento della canzone, la ripresa rapida e il rallentamento graduale rendono impossibile resisterle, soprattutto se combinati con il vigore esplosivo del ritornello e la progressione dell'intenso tamburo, insieme agli archi drammatici che appassionano e commuovono.
Il testo contiene versi sia metaforici che letterali e assolutamente realistici che mettono in luce i pensieri di chi ha tollerato tonnellate di abusi ma non ci sta più. È stato scritto abilmente per farci provare la giusta dose di repulsione per chi commette maltrattamenti. Questo è il nostro via libera per dire: "Non farò più il tuo gioco. Devo andarmene prima di rompermi". E se non sentiamo il messaggio ben penetrato dentro...mettiamo la canzone in loop finché non arriva.