LEON FLAMES - Stalin’s Lapel

30.11.2022

E' un giorno di pioggia e ti trovi a casa nel tuo giorno libero. Normalmente quella situazione ti creerebbe fastidio ed insofferenza perché essere costretti in casa dal maltempo quando hai aspettato un'intera settimana per un po' di svago è quanto di più crudele e frustrante ci possa essere. 

Ma non oggi, anzi, sei contento di rimanere solo nel tuo appartamento perché è appena uscito su una piattaforma di streaming quel film che aspettavi da tempo e che il tuo lavoro ed i tuoi impegni non ti hanno permesso di vedere al cinema. 

Hai organizzato tutto. Patatine birra e plaid sulle ginocchia mentre fuori piove e tira un vento freddo e pungente: una goduria. Accendi la Tv e appare una scritta che ti gela il sangue e ti manda su tutte le furie: Segnale assente. Proprio così. Zero internet. La disperazione ti assale quasi facendoti piangere e in quel momento hai un'idea. 

Hai ancora un videoregistratore. Prendi le VHS che hai riposto inutilizzate nello sgabuzzino da anni e le esamini. Ritrovi un vecchio film che hai visto fino alla nausea da adolescente e decidi di rivederlo. Così il tuo pomeriggio rovinato assume l'aspetto di una riscoperta di quello che eri e ti appassionava quando eri giovane, improvvisamente sei felice e ti godi il momento. Al diavolo internet!


Questa situazione di fantasia cela un insegnamento, ossia che le cose evolvono, come la tecnologia, ma non significa che le vecchie fossero difettose o che non funzionassero. Lo stesso vale per la musica, anche se i vari generi negli anni hanno conosciuto un'evoluzione che li ha portati ad essere molto diversi da come erano in origine, non vuol dire che la loro forma iniziale fosse imperfetta e priva di valore.

Ascoltando Stalin's Lapel di Leon Flames abbiamo proprio questa impressione. L'ultimo singolo del rapper benché esponga temi moderni e liriche attuali si basa su dei beat e arrangiamenti che affondano le loro radici nella vecchia scuola della West Coast, causando un tuffo al cuore ed un senso di gioiosa nostalgia a tutti gli affezionati del genere.

L'utilizzo di elementi moderni arricchisce il sound di un brano che parte dalla tradizione per rinnovarla ed omaggiarla. L'andamento del pezzo cammina ondeggiando accompagnato da sax dalle sfumature jazz che compare ad intervalli regolari come a scandire il susseguirsi delle strofe, come capitoli di un libro.

Già da i primi beat siamo subito introdotti nel mood del brano che senza esitazioni ci introduce in pezzo che coinvolge e ci fa muovere la testa a quel ritmo fluttuante. Chi lo ha detto che le vecchie cose siano da buttare e non sian più buone?